Dal piazzale di Mondelli, seguendo le sempre ben presenti indicazioni a vernice, si attraversa su lastricato il piccolo abitato (notevole il palazzetto “Casa degli specchi”) fino a ritrovarsi – dopo un oratorio – su di una mulattiera fra i prati. Ben presto si raggiunge un bivio, dove si imbocca il sentiero di destra che inizia una lunga e costante salita in un faggeto. Percorso a brevi tornantini un canalone boscoso, se ne esce verso sinistra e, dopo un traverso ascendente, si sbuca fra le ginestre alle poche baite dell’Alpe Motto. Si prosegue di nuovo fra gli alberi (diminuiscono i faggi e aumentano i larici) per portarsi ad una serie di ripide radure comunicanti: molto caratteristica è l’estensione della copertura completa del pendio dapprima da parte di ginepro nano e poi – con breve transizione mista – di rododendro. Bruscamente il sentiero spiana e raggiunge un crinale erboso: a sinistra le baite rimodernate dell’Alpe Colla e a destra una piccola cappella isolata con rustico altare all’esterno. Attraversato in discesa l’agglomerato di abitazioni, si affronta un lungo traverso a saliscendi in direzione est che, scavalcati alcuni valloni secondari con torrenti e cascatelle, si porta a raggiungere la mimetica Alpe Cortenero, costruita alla base di una colata di massi e ben integrata nei loro spazi: una delle baite, donata nel 1981 al CAI Macugnaga, è stata adattata a piccolo bivacco.
Ritorno per la via di andata.