Da Porto Vado alla Rocca dei Corvi i sentieri che scendono sono lineari e ben tenuti; dalla Rocca dei Corvi a Valleggia, se non siete locals, c'è il rischio di perdersi in un dedalo di sentieri non segnati.
-d'estate è consigliabile portarsi molta acqua: l'unico rabbocco tra Porto Vado e Valleggia è nell'area picnic sulla strada asfaltata che va alle Rocche Bianche. E a volte purtroppo l'acqua che scende è solo un filo.
-la parte di asfalto è concentrata tra Vado e Porto Vado (1,2km) e poi tra un bivio sopra Valleggia e Vado. (4,4km) La percentuale di sterrato è 77%.
Dal centro del paese si segue l'Aurelia in direzione Bergeggi per qualche centinaio di metri fino al posteggio dei camion, dove si può lasciare l'auto. Ampio parcheggio gratuito.
Seguire l’Aurelia verso Bergeggi per 1 km fino alla rotonda di Porto Vado (da cui è visibile il forte S.Stefano), attraversare l’Aurelia e imboccare la ripida salita che passa sotto un ponte (inizio segnavia “tre pallini rossi”).
Dopo 20 metri di salita prendere a sinistra, passare la sbarra di divieto di transito e arrivare al forte S.Stefano. Di fronte all’entrata del forte girare a destra e seguire la ripida scalinata, al termine della quale si gira di nuovo a destra per un sentiero stretto e in forte salita.(inizio sterrato)
Seguendo i segnavia, passati alcuni alberi, si continua senza percorso obbligato fino alla pallina che indica di spostarsi a mezza costa sulla destra (termine tratto ripido, 120m slm).
Seguendo il sentiero, ora meno pendente, si superano delle fortificazioni in rovina fino a giungere presso alcune antenne e, con il medesimo sentiero diventato ora carrabile, si passa dietro ad un forte tutt’ora abitato.
Subito dopo il forte abitato si lascia la carrabile per seguire, a sinistra nel bosco, un sentiero con segnavia triangolo rosso, il quale, dopo aver attraversato l’asfaltata S.Genesio-Bergeggi, continua in salita, supera una sbarra, passa a fianco di una centralina dell’acquedotto e con un ultimo strappo arriva in breve al forte S.Elena.
(2,9km, 300m dsl+ , punto panoramico, segnato come “decollo parapendio” su openstreetmap).
Si scende dalla parte opposta e si continua dritti in piano fino a un piazzale che bisogna attraversare diagonalmente per imboccare un sentiero in piano e poi in leggera salita: da qui parte il segnavia “due quadrati rossi” che si seguirà fino alla cima di Rocca dei Corvi, fatta eccezione per la deviazione al colle Natte e per la variante consigliata dopo il Bric del Forno.
Seguendo il segnavia, nell’ordine si passano: un cippo dedicato alla memoria di due partigiani, un piccolo piazzale dopo il quale comincia un single track in discesa ripido e tecnico,il piazzale sterrato al quale arriva un ramo della asfaltata di S. Genesio (Gola di S.Elena 259m slm), una costante salita sterrata che passa vicino a una cava e a una rumentera.
(Al culmine della salita, seguendo 10 metri a sinistra il sentiero che parte da un cartello informativo, eccezionale panorama su Spotorno e Capo Noli).
Con un saliscendi si arriva alle antenne del Bric Colombino (6,8km, 433m slm, 480m dsl+) sotto le quali si passa o seguendo le curve della carrabile o per le ripide scorciatoie.
Seguono diversi km di saliscendi su sterrata carrabile molto ben tenuta, mentre dall’altra parte della valle si può vedere la Rocca dei Corvi. Al colle Natte è possibile seguire il sentiero TA che con ripida salita guadagna la sommità di quota 507.
Discesi da questa, si trova, presso una curva a U, un grosso bivio, dove si segue a destra il segnavia “due quadrati rossi”, prima in piano e poi in salita
[poco dopo il grosso bivio si incrocia il segnavia pallino rosso che scende a S.Ermete e poi a Vado, accorciando molto il giro ma costringendo a un ritorno su asfalto dal “Ponte dell’Isola” (fermata dell’autobus) in poi. In questo caso 18,2 km e 610m dsl+]
Continuando la salita si passa sulla cima del Bric del Forno e si giunge ad incrociare “via dei Tedeschi”, la strada asfaltata che sale da Segno.
(seguendo 500m a sinistra in piano la strada asfaltata si giunge ad una grande area picnic, nella quale è presente l’unica fontanella da cui ci si può rifornire d’acqua prima di Valleggia).
Proseguendo sul segnavia “due quadrati rossi”, e poi con la variante consigliata che trovate nelle foto, si guadagnano le ultime centinaia di metri di dislivello che portano alla cima di Rocca dei Corvi, dietro la struttura con le antenne ( 13,8km, 793m slm, 940m dsl+, punto panoramico)
Dalla cima si torna alle antenne, quindi si prosegue sulla carrabile in direzione opposta a quella da cui si è arrivati; alcune centinaia di metri dopo si valica un colletto dal quale cominciano gli 8km di discesa che porteranno dolcemente fino a Valleggia, rimanendo sempre nei pressi del crinale, seguendo il segnavia “linea pallino rossi”.
Arrivati alla piazza di Valleggia (bar e fontanella), la si attraversa completamente, passando sotto i portici, e si prende a destra la strada che in 1,6km riconduce a Vado.
Giunti in vista del mare sui giardini di Vado, si gira a destra e in poche centinaia di metri si arriva al parcheggio da cui si è partiti.
Relazione: Delfo
- Cartografia:
- Carta dei sentieri SV-2, (alcuni errori in prossimità di Rocca dei Corvi)