Appena all’uscita di Gavelli (sx, arrivando da S.Anatolia) o poco prima (dx, arrivando da Monteleone) c’è uno spiazzo con fontanile e cartello del paese (con spiritosa scritta sul divieto di clacson: vietato “trombare”) da cui diparte uno stradello con cartelli rossi del CAI. In pochi minuti lo si abbandona a sx (cartelli CAI) per inoltrarsi nel bosco e poi, al di fuori, costeggiare un filo spinato, fino a un largo pianoro con a dx folto bosco artificiale di pini neri e nei pressi varie indicazioni CAI quota 1322 (30 minuti ca.) Svoltati a sx il sentiero (vasta zona di erosione) segue lungamente con qualche saliscendi (laghetto abbeveratoio) il filo spinato (a dx profonda faggeta) fino alla panoramica deturpata vetta (segnale trigonometrico con madonnina, ma tutt’intorno orride costruzioni con ponti radio e antenne stile M. Cimone). Si incontrano anche tre vecchi cippi cilindrici, con incisioni illeggibili, peccato. Nei paraggi vari sentieri di passaggio greggi. Vista ragguardevole sul magnifico M. Civitella.