A sinistra delle case, parte una mulattiera (segn. L.10) che s’inoltra nel bosco, inizialmente verso ponente, e giunge a innestarsi su un tronco che si staglia diagonalmente verso levante passando a monte dei Tetti Zucco. Questo punto può essere raggiunto più direttamente salendo lungo una china erbosa alle spalle dei casolari fino a incrociare la mulattiera, che si segue verso destra (tacche giallo-rosse). Questa passa a monte dei diroccati Casali Barat, quindi, in vista del fondovalle Sottana, volge a sinistra e, con un tornantino, si porta sul crinale tra i valloni Sottana e di San Bernardo, sul prolungamento inferiore dell’evidente Costa Testette. Il sentiero percorre ora lo spartiacque erboso in moderata salita e passa tra i semidiroccati casolari Ciocca eretti sul crinale (c. 1350 m, 25 minuti). All’uscita della piccola borgata, sul limitare del bosco, una palina con scritta “Costa Rossa” indica il sentiero (segn. gialli) che, poco oltre, si porta in lunga diagonale verso destra (Vall. del Goitri), sale con quattro tornantini, poi ritorna a sinistra (ponente) passando a lato (monte) dei ruderi del Chiabotto Imperatore (c. 1460 m). Da qui, con percorso quasi pianeggiante, si porta sullo spartiacque della Costa Testette tra i valloni Goitri e San Bernardo, sulla verticale dei casolari Ciocca (c. 1480 m). Il sentiero serpeggia sul dosso, traversa a sinistra (Vall. San Bernardo) passando presso il semidiruto casolare-gias situato a quota 1520 circa, e da qui, ritornando verso destra, si riporta sul crinale (c. 1570 m). Il sentiero, a tratti meno marcato, serpeggia sul dosso, poi, scavato a trincea nella roccia, lo oltrepassa portandosi verso destra sul versante del Vallone Goitri (c. 1680 m). Il sentiero prosegue il suo corso leggermente sulla sinistra, ritorna sul crinale erboso (c. 1730 m), poi ne segue il dosso fin circa a quota 1800. Da questo punto si presentano due possibilità di salita. Il percorso più diretto consiste nel seguire la traccia che s’inerpica lungo la Costa Testette (tacche giallo-rosse) fino al suo termine, dove si incrocia il pianeggiante sentiero proveniente da Almellina di Limone Piemonte (palina Costa Rossa, c. 2100 m, 2 ore, segn. L.11). Altra possibilità è quella di svoltare sul proseguimento del sentiero che volge a destra e si spinge fino sul fondo del ripido Vallone Goitri (rivolo) per poi perdersi (c. 1860 m). Da qui si sale direttamente (al meglio) la ripida china erbosa, piegando in ultimo verso sinistra in direzione della parte terminale della Costa Testette, dove, all’estremità del vasto pianoro di Colla Piana, passa il pianeggiante sentiero sopra citato (segn. L.11). Si segue verso sinistra (NO) il sentiero che in salita passa alla base meridionale della Cima Pittè (2175 m) e oltrepassa l’ampio spartiacque Vermenagna-Pesio (ometto di pietre), portandosi sulla spianata rivolta sul versante Pesio. Sfiorata la semplice quota 2174, il sentiero passa alla base della Cima Motta (2285 m), sul cui pietroso versante Est s’inerpica con qualche serpentina per riportarsi sullo spartiacque leggermente a Nord di quest’ultima cima. Qui si apre il colletto erboso (c. 2265 m) sulla cui sinistra converge l’it. 8.2 (segn. L.8) proveniente dal Passo di Ceresola. Il sentiero, sempre segnalato in giallo, ripercorre ora la parte terminale dell’it. 8.2 che sale verso sinistra passando leggermente a levante della quota 2337, importante punto nodale tra le valli Colla, Pesio e Vermenagna (scultura raffigurante una Madonna), e si riporta sull’ampio crinale (ora tra le valli Colla e Pesio) alla base della vetta. Salendo infine la breve china di pietrame e magra erba, si raggiunge la vetta coronata dal massiccio basamento che sorregge la croce metallica; a lato si trova una piccola stele con una Madonna (2404 m, 1,05 ore).