- Accesso stradale
- ok fino a S.Bernardo, poi sterrata fangosa e ancora in parte innevata
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1300
Neve in ritirata a vista d’occhio!
Partito alle 8 da San Bernardo, ho percorso la strada fino a dei prati spogli dove sono salito su nel bosco, non c’è traccia di neve (se non a cercarla) fino all’altezza della borgata diroccata, circa mezzora dopo la partenza.
Poi neve con ottimo rigelo, anche se fino a quota 1800 non è di certo abbondante. Credo di non avere mai fatto una gita senza fare nemmeno uno zig zag, 1000 metri di dislivello fino al colle in linea retta, pendenze impegnative. Poi dalla spianata il percorso diventa dolce e estremamente panoramico e spettacolare. Passato sui vari cucuzzoli (ma c’è possibilità di comodi traversi poco sotto) e giunto in cima, affollata come immaginabile, in nemmeno tre ore.
In punta temperatura gradevole mentre la salita è stata fatta in maglietta stile sauna, poi è uscito un venticello fresco, quando ormai la neve aveva iniziato a mollare alla grande. Discesa accettabile fino al colle, poi davvero spacca ginocchia; per fortuna un altro racchettaro era sceso prima (kamikaze) e aveva tracciato la discesa, che per la conformazione della dorsale obbliga a scendere dritto per dritto per non finire nei canaloni laterali. Sprofondamento totale con neve marcia; appena possibile ho cercato di togliere le racchette ravanando un po’ nel bosco e sui prati che si affacciano sul versante sud. Non più così consigliata se le temperature rimangono queste, e si consideri che la quota neve si alzerà velocemente (+18 all’auto).
Oggi partito in solitaria, conosciuto il simpatico Roberto con il quale ho condiviso tutta la gita, e insieme abbiamo salvato le ginocchia in discesa. Molti scialpinisti sul percorso, saliti e scesi un po’ dappertutto. Bella gita ma va fatta con temperature un po’ meno caraibiche (oppure scendere prestissimo)
altre foto www.lafiocavenmola.it