La fessura può risultare bagnata dopo recenti piogge.
In alternativa, anzichè imboccare il canalino di sinistra si sta sulla destra fino a raggiungere i ripidi prati tra la Torre Costanza e la Mongolfiera. Un'esile traccia conduce alla parete e continua fino ad un canalino in discesa all'inizio del quale si prende una traccia che sale alla forcella.
L1 – V, 35m
Per toppe d’erba, dopodichè si sta sullo spigolo (resinato) sino alla sosta.
L2 – IV, 35m
Dalla sosta in verticale, dirigendosi verso una piccola frana che va aggirata, per quanto possibile, stando sulla sinistra (detriti). Giunti al mugo che vu vede anche dall’attacco si traversa verso destra su comoda cengia sino alla sosta alla base della fessura strapiombante.
L3 – VIII- (VI+/A0), 30m
Per muretto giallo con roccia abbastanza friabile, poi lungo la fessura strapiombante con roccia delicata in basso e migliore più in alto.
L4 – V, 40m
In direzione del resinato verso destra, con percorso non obbligato obliquando verso destra (chiodo e clessidra) sino alla vetta.
DISCESA
Dalla cima si seguono i bolli rossi (meglio restare legati) e si scende arrampicando in un canaletto fino ad una catena di calata. Con corde da 60 mt si torna alla base con due doppie (di cui la prima di una cinquantina di mt), altrimenti si scende con tre da 25 mt circa.