L’avvicinamento su sterrato è molto lungo.
In caso di neve dura possono tornare utili picca e ramponi.
Si attraversa il ponte e si risale la stradina, che si mantiene sulla dx orografica, fino alle case Ceresarea, dove si può optare per proseguire sulla sterrata (più lungo) fino alle costruzioni dell’Alpe della Sella (q.1804) oppure arrivare allo stesso alpeggio imboccando la mulattiera dopo aver attraversato la piccola borgata e un ponticello, toccando prima le baite Giasset e superando poi un tratto più ripido. Da qui si percorre ancora la poderale che sale all’Alpe della Sella Vecchia (q. 2060) fino a poco oltre l’ultimo tornante (q. 2000 circa) e la si abbandona all’inizio del lungo traverso sotto il Monte Costigliole per volgere a sx in direzione S. Per dolci pendii ci si porta in breve nell’ampia conca che precede il ripido pendio/canale (sui 30°-35° nella parte più ripida) che dà accesso ad una piccola insellatura posta a dx (ovest) del Colle Chiot del Cavallo, lo si risale mantenendosi più o meno al centro del conoide e appoggiando poi a sx. Dal colletto si volge a dx risalendo la dorsale e superando a sx le roccette poste al suo culmine. Si giunge così a pochi passi dall’anticima (con grande ometto) del Monte Costigliole, raggiungibile in breve. Per la vetta occorre rimanere sulla cresta aggirando alcuni affioramenti rocciosi poco al di sotto di essa sul versante S e affrontare direttamente gli ultimi gradini di terra e pietre che precedono la piccola calotta terminale (ometto).
Discesa: Fatti pochi metri verso il Colle Peyroun, si volge a dx e ci si abbassa progressivamente sul ripido pendio N del Costigliole (sui 35°) puntando al centro del vallone e all’Alpe Sella Vecchia, l’ultimo tratto che precede l’alpeggio è disseminato di roccioni che creano dossi e avvallamenti. Dalle baite si reperisce la strada poderale che riporta all’Alpe della Sella e quindi al Ponte di Barmafreida.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.7 Val Pellice