- Accesso stradale
- Strada asciutta e park sopra le case di Clos Ciauvin: si raccomanda il massimo rispetto e la massima discrezione!
Dal park alto (raggiungibile solo con auto alta) sono 5min contati di avvicinamento. Oggi abbiamo finito di spazzolare tutta la via, abbiamo passato il fon e le abbiamo messo un filo di trucco. La via nasce con uno spirito “alpinistico”, nel senso che non è una via di arrampicata dura e pura ma un successione di risalti con qualche trasferimento in mezzo, per chi frequenta la zona: l’idea era quella di riproporre qualcosa di simile alla cresta del Plutonio alla Capitola. Noi l’abbiamo sempre percorsa in scarponi/scarpe da approach (sia in apertura che durante le varie fasi di attrezzatura): comodità garantita e zero freddo ai piedi. Sono sufficienti 8 rinvii e una corda da 30m, le soste sono tutte attrezzate su cordoni tranne S2 su 2 fix da collegare. I primi 2 tiri sono i più sostenuti, poi le difficoltà sono ancora interessanti ma la lunghezza dei tiri diminuisce. Su L2 è possibile passare a sx del tetto (atletico) oppure nel camino (per speleologi o amanti del macabro). Su L6 anche abbiamo lasciato la possibilità di evitare lo strapiombo iniziale traversando su cengia a sx.
Certo, i tiri sono corti, così come lo sviluppo complessivo della via, ma il posto “originale” in cui si colloca, alcuni passaggi spesso atletici e su roccia particolare, uniti al panorama (aperto su tutta la bassa Valle fin su all’Orsiera) secondo noi valgono un giro.
Se poi finite presto, dal sentiero di discesa si può sempre proseguire 10min fino alle case di Coto Rauto e leggere la storia di Paolo Diena.
In questo periodo si scala bene al sole tutto il mattino, dalle 13 invece calano le tenebre.
Il lastricato del sentiero di discesa coperto di foglie richiede la giusta dose di equilibrio!
Grazie a Marco per le belle giornate passate a bisticciare sull’altezza e il numero di fix: secondo lui la gradazione è un po’ stretta, andateci e fateci sapere 😉