Vista eccezionale sul forte di Bard, sull'area del Monte Avic e sulle vette di Champorcher.
L' area sommitale è costellata di ruderi di baraccamenti e trinceramenti, perfettamente leggibili anche da satellite (http://goo.gl/maps/WxuTK), i primi dei quali risalgono all'epoca napoleonica.
Escursione ideale d'inizio o fine stagione in virtù dell' esposizione particolarmente favorevole. Nonostante l'aspetto arido e la natura rocciosa del terreno, l'itinerario è costellato da simpatiche sorgenti d'acqua e fontane.
PS: E' possibile partire direttamente da Bard (sentiero che parte dalla statale, poco a monte del ponte pedonale che attraversa la Dora verso Hone) per il ripido e caratteristico sentiero che raggiunge direttamente Albard, aggiungendo 400 metri di dislivello all'itinerario
Si supera Albard di Donnas e si prosegue fino a Albard di Bard (fine strada).
Da Albard di Bard, si prosegue lungo la strada asfaltata che diviene sterrata a breve.
Si ignora dapprima una strada in salita sulla SX e successivamente, in prossimità di un impianto di captazione idrica, una mulattiera sempre sulla SX .
La strada diventa subito una spledida mulattiera lastricata che sale nel bosco di enormi castagni.
La si percorre su decise pendenze superando varie baite, ignorando quindi sia il sentiero non numerato che risale sulla sinistra in forte pendenza sia il ramo dello stesso sentiero in discesa sulla dx. Superato con un traverso d’alta ingegneria il bastione roccioso della parete (punto panoramico eccezionale) la mulattiera volge bruscamente a destra (nord-est) e raggiunge infine l’alpeggio di Verale (cappella con campanile caratteristico, fontane, forno ). Circa all’altezza della cappella si svolta a sinistra per riprendere la mulattiera che diviene nuovamente evidente dopo pochi passi. Superato un alpeggio isolato (fontana) e lasciati a sx i possenti ruderi di una fortificazione, si giunge in breve agli alpeggi del Col de Cou 1372 m. Da qui si svolta a sinistra per raggiungere gli evidenti ruderi di baraccamenti militari (Ricovero Capitano Muttoni), che si attraversano. Proseguendo per pochi minuti sulle tracce di sentiero che percorrono il vasto dosso sommitale prativo, si giunge infine in vetta .
- Cartografia:
- IGC n° 9