L’escursione avviene a quote basse, ma la neve solitamente permane a lungo in quanto il versante da percorrere è interamente a nord. La progressione si svolge su mulattiera sempre ben identificabile, che offre, attraverso una innumerevole serie di giravolte, una costante elevazione mai impegnativa.
Salendo si può godere di ampi scorci sulla valle centrale e sulle catene di monti di dorsale; raggiunta la massima elevazione ci si trova su un ampio balcone che domina la maggior parte della valle contrale della VdA.
L’escursione inizia dalla palina a quota 580m (appena superata per raggiungere il parcheggio) su mulattiera lastricata, si supera un ponte di legno e si sale in poco tempo a raggiungere il bel santuario di Machaby 695m (dove vale la pena soffermarsi a vedere la chiesa e gli affreschi in restauro che la circondano).
Superata la chiesa lasciandola sulla dx si è a Machaby dove è ben evidente la grossa costruzione ex militare recentemente trasformata in Ostello; sul frontale dell’ostello parte in lieve salita la strada militare che con le prime gira volte porta alla soprastante zona delle fortificazioni (pannelli di legno che ne illustrano l’architettura). Proseguendo si inizia la lunga serie di gira volte che portano da prima all’alpe Arbenache 929m che si supera salendo il dosso lasciandole sulla sx sino ad arrivare alle baite di La Cou 1369m di qui svoltando decisamente a dx si percorre l’ampia dorsale (passando nei pressi dei ruderi di postazioni militari) fino all’estremità alla Tete de Cou 1486m. (tempi: dalle 2 alle 2h30’ netti)
Il ritorno avviene per lo stesso percorso di salita.
- Cartografia:
- Bass Valle d'Ayas e Gressoney n.12 ed. l'Escursionista -Zavatta
- Bibliografia:
- Tracce Lievi ed: Mertini Multimedia Editore