Attrezzatura:oltre alla normale attrezzatura alpinistica, portare qualche chiodo e qualche dado, sebbene le soste ed i punti di difficoltà siano già attrezzati.
Soste attrezzate a circa 30 metri una dall’altra, difficilmente è possibile effettuare tiri lunghi, evitando la sosta intermedia.
Avvicinamento:
Poco prima della carrereccia per il Rifugio P.F. Calvi, proveniendo da Cima Sappada, seguire il sentiero prima pianeggiante poi in salita, che attraversa sotto le pareti del Monte Cjadenis, congiungendosi con il sentiero proveniente da Casera di Casa Vecchia.
Ad un successivo bivio posto all’interno del vasto canalone del Monte Avanza imboccare il sentiero di sinistra che sale per balze rocciose ai piedi del IV Campanile delle Genziane.
Giunti sotto le pareti sud delle Crete Cacciatori salire verso il passo verso sinistra, chiamato Passo dei Cacciatori (2213 m).
Senza percorso obbligato scendere sull’opposto versante tenendosi il più possibile vicino alle pareti soprastanti.
Raggiunta la base della conoide detritica più alta, salire per tracce di passaggio, mirando al lato sinistro della parte sommitale.
Discesa:
dall’intaglio si scende in breve tempo all’interno del canalone detritico fino al sentiero che conduce alla Forcella delle Genziane; scendere quindi nel sottostante vallone ricollegandosi al sentiero di salita.
archivia
Raggiunto i pressi del punto più alto della conoide detritica, circa 15 m a sinistra (spit) ci si innalza su fessura irregolare ed in seguito verso destra per un colatoio fin sotto un tetto che si evita sulla sinistra.
Proseguendo diritto per un canale, si arriva alla base di una evidente rampa verso sinistra ove si sosta (spit+anello resinato).
Si percorre la rampa fino ad una rientranza ed un posto per la sosta (spit+anello resinato). Lasciata la rampa che poi diventa fessura, ci si innalza superando un leggero strapiom
bo (IV; spit) e piegando leggermente a sinistra si raggiunge una grotta ove si sosta (spit+anello resinato). Si attraversa verso destra su placche e poi si sale nei pressi di due diedrini fino al loro termine, raggiungendo una cengia ascendente verso sinistra.
Percorrerla per un tratto fino ad una sosta (spit+anello resinato) ove giunge anche la via Mythos.
Proseguire innalzandosi verso sinistra, puntando all’evidente fessura che supera l’ultimo salto verticale soprastante, che permette di raggiungere la cresta.
Sostare alla base della fessura (spit+anello resinato) e percorrerla a volte al suo interno, altro in aperta parete, fino al suo termine, dopo circa 40 metri (IV+; chiodi), ove si sosta (spit+anello resinato). Superare direttamente un breve muro verticale e raggiungere un ampio terrazzo con nicchia (10 m; IV+; ch.). Proseguire a sinistra per un liscio diedro che conduce all’intaglio della cresta fra la cima principale e l’anticima nord est, ove si trova una sosta (spit+anello resinato).
- Cartografia:
- Tabacco
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia - Alpi Carniche 2