- Accesso stradale
- A piedi da Cheverel
Premetto subito che oggi la destinazione non era il Creton du Midi (già fatto, e “Buona la prima”) ma la punta a NW sulla cresta, tra il Gran Creton e il Creton du Midi, e quotata 3047 m. Questo perché salendo al Creton du Midi avevo notato che al piano dei laghetti (2600 m circa) c’è una specie di bivio ed un percorso apparentemente lineare che porta a questa cima.
Va beh, il tentativo è fallito, colpa della neve su una piccola placca rocciosa e non aggirabile.
Partito da Cheverel, sono salito a Bonalex lungo il sentiero da Les Ecules, quasi tutto libero da neve, solo alcuni tratti innevati ma inevitabilmente i più ripidi e quindi più faticosi. Da Bonalex non sono salito lungo il percorso che costeggia il torrente, per il timore di trovare neve nel valloncello infossato, ma direttamente sui pendii erbosi, più ripidi ed esposti al sole e quindi più puliti. Neve però se ne trova tanta lo stesso, non è portante e si sprofonda. Il pianoro a quota 2600 m è abbondantemente innevato e va attraversato con la neve al ginocchio; dopo il pianoro si sale ancora per ripidi pendii erbosi, arrivando ad un passaggio esposto che collega il pendio erboso con il costone che porta in cresta. Abbiamo attraversato il passaggio esposto (brutto con la neve) ma poi davanti ad una placca rocciosa coperta di neve e che non si riusciva a rimontare o aggirare ho optato per il dietro-front, anche perché nel frattempo Frank era già rientrato dicendo … arrivederci.
Discesa su Planaval lungo la strada sterrata.
Gita all’insegna della fatica ma comunque bellissima per l’ambiente, il paesaggio (fantastica la Gd Rochere da questo punto) ed i colori dell’autunno.
Da ritentare senza neve, valutando eventualmente la possibilità di salire dal versante Gran Creton.
Oggi come sempre con Frank, all’inizio inarrestabile poi però neve e stanchezza ne hanno ridimensionato l’azione e così il … raggio si è ristretto.
E solito doveroso, grato grazie alla moglie per il recupero a Planaval.