- Accesso stradale
- buono
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Solo per aggiungere che in 5 tra cui Samuele al suo esordio con le pelli (buona la prima!) nella seconda parte della salita (it. 3) abbiamo seguito la “tranquilla” spalla che divide al centro il vallone. Oltre alla recente valanga documentata dalle foto di Larice, veramente impressionante stile “colata di lava”, si potevano notare altri prossimi distacchi di valanghe di fondo lungo i ripidi pendii sotto la cima della Creusa e si sa che con l’aumentare del caldo aumentano anche i rischi.
Per la discesa ci siamo tenuti lungo la linea di salita, su ottima neve primaverile quasi troppo trasformata.
Giornata super, sole implacabile e per febbaio, anomalo gran caldo, senza un filo di vento.
Notato assurdi “tagli” di cornici e conseguenti diagonali sui ripidi pendii sotto il Chiamossero: assolutamente folli e da evitare!! A mio giudizio, nella seconda parte della gita, il rischio non era due ma a seconda delle esposizioni, delle pendenze e dell’ora/caldo, ben più alto.
Numerosi Skialp disseminati nei valloni circostanti.
“U Sciù Megu” ha salito di nascosto il Ciotto Mieu “in solitaria” ma nessuno se ne era accorto …
CAI ULE Genova