Itinerario carino ormai dimenticato, roccia in generale buona dove si arrampica, qualcosa che muove sulle cenge ma considerata la scarsa frequentazione e l’ambiente ci sta. Noi abbiamo utilizzato l’attrezzatura che ho specificato in relazione, sulla via ad ora si trova la prima sosta a nut+ch., i due chiodi sul tiretto di IV, una fettuccia bianca con maillon e un cordone (poi magari c’è anche altro in giro…). In base alle proprie capacità si può decidere quanto percorrere a tiri (utili nella parte bassa) e quanto in conserva; molte soste si possono allestire su blocchi o friend (ho usato un chiodo a U solo per la seconda sosta, quella dopo il primo tiro di IV, e dopo il traverso discendente quasi a fine cresta.
Se fosse tutta come la parte bassa (traverso e successivo muretto di IV) sarebbe davvero bella, peccato invece che man mano che si sale perda un po’ di continuità e non sia più così evidente.
A me il grado indicato dagli apritori (D-) è parso leggermente alto: personalmente l’ho trovata più facile dell’accademica (che è AD+) e anche i passaggi di IV sono abbastanza brevi; si percorre tutta bene in scarpe da avvicinamento (volendo le scarpette possono tornare utili per la parte bassa).
Con Gianmario.