- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
- Traccia GPX
Dopo essere stato tre giorni fa in Engadina (neve da urlo dai 2300 mt in su nei versanti a nord) mi aspettavo tutt’altre condizioni in Val Bedretto, ho trovato neve vecchia e crostosa. Deduco che le condizioni di neve buona si trovino solamente sopra i 2500 m, al di sotto di tale quota la trasformazione primaverile (oggi 16º a sud alle 11 a 2600) e il lavorio causato dal vento di questo inverno, rendono la neve piuttosto cangiante a seconda della esposizione e anche da una decina di metri all’altra. La parte bassa nel bosco di Ossiaco è un toboga ghiacciato che più che i rampanti servirebbero i ramponi, purtroppo è un percorso obbligato perché al di fuori del sentiero non c’è molta neve per rallentare delle vie di fuga. Per questa ragione il giro solitario ho optato per scendere dalla Val Piana, dov’è il bosco è meno fitto e ti consente di fare qualche curva su neve primaverile.