- Accesso stradale
- Passo dello Stelvio aperto su tutti i versanti
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Bagnata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 2700
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Sci ai piedi dal parcheggio.
La burrascata della notte precedente ha lasciato un paio di centimetri di neve ben al di sopra dei 3.000 m di quota, sotto ha piovuto.
Siamo saliti dalla parete / pendio Nord (lato sinistro rispetto la verticale della vetta) e scesi dalla cresta Est.
La parete era tracciata solo per per il primo terzo, la restante parte non era tracciata, ma aveva i segni di qualche discesa con gli sci, e quindi abbiamo dovuto ribattere la traccia. Ben visibile un distacco di qualche decina di centimetri di spessore in centro parete.
Nella parte iniziale abbiamo seguito le tracce esistenti, che superavano la “terminale” sulla destra per poi spostarsi progressivamente a sinistra. Già alle 7:30 si sfondava seguendo le vecchie tracce, oltre, abbiamo provveduto alla nuova battitura e, da circa metà parete fino al cambio di pendenza finale, siamo sfondati parecchio, in alcuni punti anche fino alla vita…
Invece, nell’ultima parte, dopo il cambio di pendenza, la neve era più portante e lo scarpone entrava al massimo fino alla caviglia.
Noi siamo saliti con ramponi e piccozza, due ragazzi che ci seguivano sono saliti senza e poi sono scesi in sci dalla parete.
Invece, una coppia è salita dal lato destro della parete e, a giudicare dalla velocità della progressione, sembra abbia trovato anche lei neve sfondosa.
Discesa lungo la cresta tracciata, prestare attenzione alle cornici in un paio di punti.
Bella salita, mai difficile.
Sapevamo dello zero termico alto, ma non pensavamo di fare così fatica… probabilmente il fatto che la parete prende il sole presto, unito alla pioggia della sera prima, ha reso la neve parecchio cedevole !
Diversa gente in giro, specialmente sulla vicina Punta degli Spiriti e lungo la Valle dei Vitelli.