Il sentiero sale senza difficoltà per ghiaioni di origine glaciale fino all'evidente passo dell'Ables 3050m, da cui è possibile scendere e arrivare anche dal lato Valfurva.
Per sentiero, a 100 metri più a ovest è posto il bivacco Provolino.
Dal Passo dell’Ables seguire l’evidente sentiero in salita che contorna una cima con baraccamenti sul lato nord. Da qui si può scegliere se seguire il non facile filo di cresta, o meglio, passare sotto la cresta sul lato Val Zebrù.
La seconda elevazione si passa sempre sul lato nord attraversando un nevaio fino a raggiungere il passo del Cristallo (parecchi resti della guerra – un’ora dal passo Ables).
Raggiunto il passo, lungo il sentiero militare (non sempre visibile) si attraversa in salita l’anfiteatro roccioso sino a raggiungere un ampio cengione ascendente che riporta sulla cresta, a breve distanza dai primi baraccamenti militari. Successivamente il sentiero si tiene per lo più sul versante della Val Zebrù (da qui è anche possibile seguire, con qualche difficoltà, la cresta).
Il sentiero, a volte sostenuto da impalcature di legno, è in condizioni non sempre buone e occorre un po’ di prudenza. Per aggirare alcuni speroni rocciosi gli alpini scavarono delle gallerie che ora si sono riempite di ghiaccio e non sono più percorribili.
Per superare uno di questi punti occorre scendere per qualche decina di metri lungo un ripido canalino nevoso, sovente ghiacciato, sino a potersi arrampicare senza eccessiva difficoltà, ma con attenzione a causa della qualità non sempre buona della roccia, in salita verso destra e raggiungere l’entrata superiore della galleria per riprendere il sentiero seguendo il quale si raggiunge facilmente l’anticima.
Da questo punto l’ascensione si svolge in ambiente glaciale e ne è ormai evidente il percorso. Soprattutto all’inizio della stagione è necessario fare attenzione all’eventuale presenza di cornici.
(fonte in parte camp2camp)