- Accesso stradale
- Strada pulita fino ad Arpy ma scivolosa, meglio con gomme da neve
- Osservazioni
- Sentito assestamenti
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 1600
Neve farinosa e asciutta su tutto il tragitto, che si è mantenuta tale per tutto il giorno data l’esposizione e la temperatura bassa. Molto faticosa da risalire ma superlativa da scendere. L’innevamento sembra essere più abbondante da q. 2000 in giù. Un unico punto dove prestare attenzione: la stradina che dal colle S. Carlo porta al lago Arpy, poco prima di raggiungere il lago, attraversa un canale fiancheggiato da un pendio molto ripido che non ha ancora scaricato nulla. Nessun problema con queste temperature però… Dal lago in su si attraversano dossi e avvallamenti e le pendenze sono molto moderate. L’ambiente è fiabesco, radi larici e cespugli sotto il colle si contrappongono al fitto, magico bosco di conifere sotto il lago Arpy. Dato il lungo giro iniziale per portarsi da Arpy alla stradina che parte del Colle San Carlo, la gita assume un discreto sviluppo: km 17,4, secondo il GPS.
Giornata serena e freddina con velature che non hanno però disturbato i meravigliosi panorami sul gruppo del Bianco dalla vetta.
Oggi con Vittorio, in trasferta nei territori di Brunello 56 e dell’immancabile Frank (non ci si vedeva dal Paramont!): grazie a tutti per la splendida giornata e per l’ottimo dopo-gita in gelateria-pasticceria a Morgex in compagnia anche di Rita. Alla prossima!