- Accesso stradale
- ok
Ci voleva una bella fiducia ad attendere il sole vista la situazione delle prime ore del mattino, pioggia battente oltre Cantoira, meno ai Rivotti ma nel grigio e con nevischio riportato dal vento. Boschi e lariceti sono in pieno splendore autunnale e invitano a partire e proseguire, l’innevamento non è molto, circa 20cm leggeri e costanti oltre i 2.200, poco più oltre i 2500. Al Gias di quota 1980 continua il nevischio e si alza vento teso ma qualche squarcio verso il colle fa ben sperare. Salendo la giornata diventerà ben soleggiata, sole tiepido alternato a brezza fresca, gonfie persistenti sulle creste di confine. Salita diretta evitando il traverso in piano e la lieve discesa che portano verso la destra orografica, abbiamo seguito il sentiero per il Morion abbandonandolo nei pressi dell’attacco della lunga cresta Pra Longis, quindi poggiando a destra oltrepassando un secondo alpeggio. L’accesso al colle da sotto il Morion è un pò scomodo causa traversi e pietraie che la neve rende a tratti infidi. Appena possibile meglio portarsi sotto la verticale del colle e salire direttamente incrociando poco prima dell’uscita la traccia gta. Il traverso verso il colle della Terra e e la cresta sono ben percorribili, il sentiero estivo si intuisce a tratti e la neve non supera mai i 25 cm, un paio di tratti esposti. Tramontana tesa e gelida sulle creste, tepore gradevolissimo appena sotto. Prima del rientro lunga sosta su cengia comoda e riparata poco oltre il colle lato Vercellina. Discesa con giro ad anello seguendo fedelmente il ben intuibile gta. Con Puffetta e un gruppetto di giovani camosci, nessun umano in giro e Val Grande che in autunno non delude. salut