- Accesso stradale
- Per Rivotti 3,7 km di asfalto non stretti ma ripidi e con numerose buche. Parcheggio scarso scarso.
Novemiladuecentosessantacinque piedi. Saliti e scesi dal vallone di Vercellina rinunciando all’anello causa scarsa visibilità; già dal primo mattino le nebbie vanno e vengono, salendo avvolgono il vallone e il lago di Vercellina…Si segue la strada (vietata) prima asfaltata e poi sterrata, per lasciarla al tornante a destra: alle prime baite tenere la sinistra e proseguire su bel sentiero avvolto dai rododendri in fiore oltrepassando alcuni gias e, superato sulla destra il lago, si arriva al taglio del colle della Crocetta; da qui si incontra l’unico nevaio della giornata, aggirato lato val Grande e si perviene al colle della Terra Fertà: andando a sinistra e seguendo la cresta (o tenendosi una quindicina di metri più bassi lato lago della Fertà) buone tracce di sentiero conducono senza problemi particolari alla panoramica (oggi solo qualche rapida schiarita) punta. Ritorno al colle e per cinque minuti bel sentiero per la punta Fertà, poi il nulla! Solo enormi massi e rocce con fessure tra uno e l’altro in cui è più igienico non scivolare, diversi munta-cala, e poi non c’è una vera e propria cima individuabile, ma una cresta con almeno mezza dozzina di rilievi alti 5 metri più 5 metri meno….sconsigliabile! Ritorno per la via di andata sperando in un tempo migliore e una visibilità più decente.
1500 metri di dsl in 15,3 km: quattro ore per la cima della Crocetta più un’altra per la Fertà: il totale della giornata è un felliniano otto ore e mezzo. Difficoltà EE.
Una stella in meno per il meteo e un’altra per la Fertà.
Con la compagnia di Giulia, Daniele e Gian Mario.