Questo itinerario ad anello si snoda lungo il selvaggio versante Premiese della Valle Antigorio, dove i sentieri alti sono ormai completamente scomparsi, il panorama è di prim’ordine e l’incontro del selvatico (Camoscio in primis), non di certo delle persone, una costante.
Si parte da Piedilago (Premia) dal parcheggio pubblico dell’Albergo Ponte, si attraversa il Toce e si sale alla Fraz. Cristo dove a sx, in direzione della cappella votiva, si stacca l’itinerario segnalato per l’Alpe Colla e la Scatta dei Croselli.
Il percorso è ripido, tortuoso e assai faticoso, specialmente dall’Alpe Colla in avanti dove le tracce vanno via via assottigliandosi, scomparendo del tutto oltre le rovine Scarruccia di quota 2030.
La sella della Scatta Croselli rimane più in alto a SE e si raggiunge salendo direttamente le giavine al limite della boschina di ontanelle per rientrare a destra sopra di questi, rimontando un paio di facili contrafforti al centro valle.
Arrivati alla Scatta dei Croselli (mt 2476) prendere direttamente la cresta in direzione N passando così in sequenza prima, l’antecima (2674), poi la cima centrale, il vero Pizzo Croselli (2709) e infine la Cima N (2690) segnalata anche dalla presenza di una centralina elettrica confondibile da lontano con una croce.
La discesa dal Passo del Groppo, l’ampia sella alla base della cresta della Cima N, se pur priva di tracce nella parte alta come il percorso Scatta Croselli, presenta numerosi segnali visivi che evidenziano perfettamente tutto il tracciato da seguire.
Una volta arrivati all’Alpe Groppo, bivacco sempre aperto e del tutto fornito, il sentiero ritorna evidente e con una secca discesa, in circa due ore da si arriva nuovamente a fondovalle in Località S. Rocco.
Mettere in conto ancora alla fine un quaranta minuti di camminata su strada poderale per riportarsi nuovamente alla Fraz Piedilago.
- Cartografia:
- Kompass
- Bibliografia:
- Alpi Lepontine Cai Tci