- Accesso stradale
- ottimo fino a Plan Debat, ampio posteggio
Salito rapidamente sul bel sentiero che porta al Colle Champillon, passando per il rifugio omonimo (fontana con acqua). Dopo aver prima salito il Mont Chenaille sono ritornato al colle e mi sono diretto verso il Crou de Bleintse, un po’ titubante sulle eventuali difficoltà del percorso perchè da lontano sembra molto più arcigno di quanto poi si rivela.
Intanto ci sono i bolli di vernice rossa (che segnano tutta la traversata fino al Mont Saron) che aiutano ad individuare il percorso migliore; personalmente non ho trovato nessuna difficoltà di rilievo, si cammina bene su una buona traccia, gli aggiramenti degli ostacoli in prevalenza si effettuano sul lato Champillon; ci sono soltanto tre brevi passi dove si usano le mani, dei brevi muretti con gradoni di I senza esposizione, solo con rocce ricoperte di detrito un po’ fastidioso. In ogni caso si può anche scendere tranquillamente senza rischi. Terminate le “difficoltà” si giunge in cima.
Ho poi proseguito per la traversata senza raggiungere il Saron, toccando però le cime intermedie (Tete du Praz e Mont Champrion). I bolli rossi guidano ma a volte è facile perderli, l’aggiramento di alcuni pinnacoli richiede un po’ di cautela perchè ci sono dei brevi passaggi su cengette un po’ aggettanti, ma volendo si passa anche più in basso.
Dalla Tete du Praz sono sceso per il versante est, trovando anche qualche ometto fino alla conca erbosa di 2500 m, poi è stata una gran ravanata tra arbusti, ripidi pendii di detriti e ciuffi d’erba…fino al bosco dove ho trovato una traccia che mi ha portato al Ru d’Allein…. insomma, sarebbe stato meglio limitarsi al Crou de Bleintse e ridiscendere al Colle Champillon, oppure completare la traversata al Saron.
Giornata calda ma fortunatamente ventilata specie in alto. Nessuno sulle cime solo escursionisti al Colle Champillon.