Via rispittata da pochi giorni, sostituiti gli spit oro menzionati dalla relazione originaria con fix argentati. Aggiunta una placca in metallo all’attacco.
Come detto da altri, la via prosegue unica fino alla sesta sosta, poi da lì ci sono due varianti: l’originale (a destra) e quella della guide (a sinistra). Al bivio ci sono indicazioni scritte in rosso sulla parete. Dopo due-te lunghezze, le due varianti si ricongiungono (prima del tratto esposto con roccia un po’ marcia)
La via originale (che abbiamo seguito noi) prosegue su un misto di vecchi chiodi e fix. Prestare attenzione a NON confondersi e proseguire per la via Bertone-Zappelli, che si biforca dalla S7 della Ottoz originale (tiro in placca gradato 6b).
Via stupenda, fatta con un’allegra cordata a tre e una guida che accompagnava un vecchio signore francese.
Ambiente stupendo, una vista mozzafiato sull’anfiteatro di guglie e sul ghiacciaio che, durante la giornata, si sveglia e stiracchia sotto il sole. Arrampicata divertente, anche esposta, ma protetta comunque il giusto. Prima esperienza in “alta montagna”, ce ne siamo innamorati.
Grazie ad Anna e Fra per avermi convinto a venir fin quassù.