Croux (Aiguille) – Souvenir d’Italie

Croux (Aiguille) – Souvenir d’Italie
La gita
danivottero
15/08/2013

Partiti per fare la Bertone-Zappelli abbiamo sbagliato l’attacco, dallo schizzo che avevamo dietro sembrava quello giusto. Invece la Bertone parte solo una cinquantina di metri a sinistra della Ottoz, attualmente appena a sx del lembo sx dell’estremo nevaio posto sulla destra della base della parete (abbiamo trovato l’attacco una volta scesi). Non trovando subito gli spit avrei dovuto capire che non ero sulla via giusta, ma per pigrizia e per un’inarrestabile forza che ti spinge verso l’alto ho continuato… Mi sono quindi trovato su rampe e balze miste ad erba non difficili, giungendo ad una sosta a spit dopo una cinquantina di metri. Abbiamo proseguito su questa via senza sapere quale fosse… (il primo tiro di Souvenir d’Italie quindi non lo abbiamo fatto). Solo al Monzino, sulla via del ritorno, abbiamo scoperto che via era!
La spittatura è molto distante, l’arrampicata è prevalentemente su placca, la roccia non è il massimo, a causa anche della pochissima frequentazione… ogni tanto ci è rimasta in mano una scaglia… e la sabbietta presente non dava la necessaria confidenza per i piedi. La linea della via comunque ha un suo perché: punta verso sinistra in direzione del gran diedro che solca in alto la parte sinistra della parete. La via raggiunge l’anticima, ma noi non ci siamo arrivati… purtroppo! Infatti abbiamo desistito sul 5° tiro, dove la roccia sembra migliorare, ma le difficoltà invece no! Attaccati fin lì alla vana speranza di incrociare qualche via con meno ingaggio, non sapendo su che via fossimo e quanto mancava alla fine, abbiamo deciso di calarci da lì. Peccato, se avessimo saputo che ci mancavano solo 2 tiri e mezzo forse avremmo continuato a lottare.
La via comunque offre dei bei passaggi su placca e, con l’obbligatorio di 6b+ e la spittatura siderale, c’è da divertirsi in quanto a ingaggio… almeno per noi. Infatti proteggersi tra uno spit e l’altro in molti punti non è affatto facile o pressochè impossibile. Inoltre spesso gli spit sono di difficile individuazione, nei pochi tratti facili non si sa dove andare… Come detto forse la parte superiore è più bella.
Le soste dei primi 5 tiri sono tutte a 2 spit collegati da cordini logori, forse gli originali. Abbiamo fatto le doppie sulla via, nessun incoveniente, nella penultima per giungere alla sosta bisogna traversare verso destra e conviene quindi passare un rinvio.
Attualmente per l’avvicinamento non sono necessari piccozza e ramponi in quanto il nevaio che si incontra è facilmente aggirabile.
Bella avventura in un posto magnifico!
Con Chiara, che si è sparata il gran tiro di 6c.

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