Bracco (Monte), Roca d’la Cruss – Spigolo di Genio

La via si svolge dapprima su un torrione monolitico, di roccia ben lavorata e aderente. In seguito, in modo più discontinuo, esce proprio alla grande croce del Monte Bracco di Envie, alternando ancora diversi tiri di corda con alcuni trasferimenti fattibili in pedule.
Completamente attrezzata a fix inox, di cui 2 alle soste. Queste con anello su tutta la prima parte di via. Itinerario di tipo “plaisir”, ma da affrontare con tempo sicuro e tenendo conto della relativa lunghezza, poiché una ritirata non è proprio comoda…!
Discesa in doppie possibile da poco oltre il torrione principale (L6) fino alla base in caso di necessità. Gli ultimi tiri (12–14) si possono evitare sulla destra, con facile diedrino per uscire sul torrione finale. Ricordarsi di portare solo il necessario e non lasciare nulla alla base.
Una volta usciti in cima si raggiunge l’auto in pochi minuti, senza tornare all’attacco della via.
Il Rifugio Monbracco situato a breve distanza dalla Croce è una meraviglia. Preghiamo, se utilizzato, di lasciarlo in perfetto ordine e pulizia!

Dal paese di Barge uscire in direzione Paesana e salire alla Certosa della Trappa (6 km). Giunti sul piazzale con piccola rotonda (e trattoria della Trappa sulla sinistra) svoltare a destra seguendo la ex strada delle cave che diventa sterrata, eccetto un breve tratto ripido con asfalto. Tralasciare due deviazioni, una prima a destra (campo di tiro e cave), una seconda a sinistra (sterrata molto ripida) e giungere, dopo un tratto ancora in salita, ad un ampio pianoro erboso con larici, dove è consigliabile parcheggiare.
Fino qui si può arrivare con auto “normali“, non troppo basse. Se necessario si può trovare parcheggio prima su un bello slargo, al bivio che precede l’ultimo tratto in salita, allungando di poco la camminata.
Nella stagione invernale la parte alta della strada, esposta a nord-ovest, può essere interamente innevata.

Seguire la salita pietrosa che conduce in 5 minuti sulla cima del Monte Bracco, presso il Rifugio e la Croce.
Di qui l’avvicinamento è in discesa. Imboccare il sentiero segnalato in direzione Rif. Mulatero fino ad una depressione dove, nel canale a sinistra, si diparte il sentiero n°3 di Comba Pissour che scende ripidissimo fino a valle sul versante Est di Envie (ometto, segnalazione località “Mariola”, poi nastri e segni rossi-blu).
Seguirlo (con particolare attenzione se umido) per circa 200 m di dislivello fra i noccioli selvatici e dall’ultima corda fissa (arancio) in traverso, abbandonarlo per andare ancora a sinistra (faccia a valle) verso l’evidente base del pilastro (20 min. dalla cima). Nome scritto e primo spit visibile con cordino.

Apritori: Flavio Parussa e Pier Paolo Chiappero, in più riprese, febbraio-marzo 2024 Prima salita completa: Flavio ed Elisabetta Parussa, 14 giugno 2024
Un piccolo sogno pensato e poi materializzato in compagnia dell’amico PierPa che come me, ma più da vicino perché lui abita ad Envie, da lungo tempo scrutava quei torrioni situati proprio sotto la croce della cima massima del Monte Bracco: il complesso roccioso che prende il nome di Roca d’la Cruss.
Quando finalmente decidemmo di fare un sopralluogo e dare un inizio alla via, conoscendo l’accesso in auto presso la cima, fu chiaro che dovevamo prima scendere verso la base e poi attaccare la parete.
Da quel momento si succedettero cinque giornate, non consecutive, di chiodatura e pulizia, di duro lavoro ma piacevoli, accompagnate sempre dalla fortuna di un tempo stupendo!
Dedicata all’enviese Eugenio (Genio) Chialvo, appassionato e amato conoscitore di questo versante della Montagna di Leonardo.