Necessarie condizioni di assoluta sicurezza.
Da Grange (piazzola di parcheggio mt. 1.380) seguire la stradina verso nord, passare alle vicine case Crosatto e continuare sulla mulattiera a modesti saliscendi che entra nel Vallone del Gravio, passare alla fonte Noitolera (asciutta) mt. 1.355 dalla quale si inizia a salire (30 min. da Grange, di solito a piedi); dopo un boschetto di noccioli, quando la mulattiera inizia a zizagare mt. 1.450, uscire a sinistra su prati aperti (normalmente si calzano gli sci da questo punto), passare all’Alpe Ghet mt. 1.515 (dove arriva la sterrata da Prato del Rio) e proseguire nella stessa direzione sulla sponda sx idr. del Vallone del Gravio; passare all’Alpe Colombere mt. 1.595 e proseguire verso la successiva costiera che conduce all’Alpe Praburet mt. 1.778.
Non salire fino all’Alpe Praburet ma una settantina di metri sotto aggirare la costiera a sinistra e proseguire in piano fino ad entrare nel solco principale del vallone e risalirlo (meglio a dx idr.); qualora in corrispondenza della Rocca del Prete una strettoia incassata fosse difficoltosa da superare (a volte depositi di valanghe dalla costiera Lunella-Rocca Maritano) tenersi un pò più alti sulla sponda dx idr. passando su una cengetta (a volte presente un breve passaggio impegnativo su un risalto ripido da riporto del vento); raggiungere un anfiteatro che si apre a ventaglio (da questo punto, se in condizioni, è anche possibile la salita nel canale del Colle della Forcola per proseguire alla spalla est della Lunella mt. 2.638 o alla Rocca Maritano) e proseguire fino a raggiungere un ampio falsopiano a quota 2.200. Continuare verso ovest per dossi ed avvallamenti avvicinandosi alla cresta sud della punta Cruvin nei pressi di un’insellatura; proseguire poi verso destra su tutta la dorsale di cresta arrotondata passando comodamente un breve tratto tra alcuni massi, evitando di fare il traverso ascendente sugli aperti pendii di destra, più impegnativi per la pendenza sostenuta; segue la dorsale più ampia e con pendenza moderata, si passa al di sotto di una prima anticima per poi raggiungere il cono finale della vetta da salire da destra a sinistra dal lato del colletto nord.
Con buone condizioni di stabilità del manto nevoso, dal falsopiano a quota 2.200 è più interessante salire un bellissimo pendio in direzione della Punta Lunella prendendo come riferimento tre evidenti grossi massi posti quasi sulla sommità della rampa; dopo averli superati uscire a destra su una spalletta molto ripida (di solito si sale a piedi) al di sopra della quota 2.444, oltre la quale si giunge in una bella valletta orientata ad est la quale porta direttamente al colletto immediatamente a nord-est della punta Cruvin; raggiunto il quale, salendo i brevi pendii di sinistra si perviene alla vetta del Cruvin.
Dalla spalletta sopra la quota 2.444 è anche possibile raggiungere direttamente la quota sciistica ovest m. 2.668 (già recensita come Punta Lunella) salendo alcuni canaletti sostenuti per poi proseguire a piedi verso la vicina Punta Lunella mt. 2.771.
In discesa valutando attentamente le condizioni di stabilità è possibile scegliersi a proprio piacimento l’itinerario più congeniale per le proprie capacità. Al di sotto della Rocca del Prete dopo aver passato la strettoia della gola e fino all’altezza dell’Alpe Ghet è possibile scendere su entrambe le sponde del vallone su aperti pendii; al di sotto é consigliabile scendere sulla sponda destra or. del Vallone del Gravio la quale conserva meglio la neve, passando alcune strettoie tra le rocce ed alcuni corridoi di boschetto un pò fitto fino a giungere nella mulattiera appena al di sopra della fonte Noitolera.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.4 Bassa Val Susa, Musinè, Val Sangone, Collina di Rivoli