- Accesso stradale
- arrivati senza problemi al parcheggio di Les Claux
Partiti alle ore 8.00 dal parcheggio di Les Claux, raggiunto su strada asfaltata e pochi metri di sterrato seguendo il sentiero che risale il Vallon de Cristillan (cartelli indicatori per i colli Cristillan, Cula e Longet). Sentiero ottimamente tracciato e sempre ben segnalato, tutto pulito e senza neve la parte bassa. Temperatura gradevole e assenza di vento, cielo sereno e condizioni ideali per camminare. Siamo saliti su terreno agevole, le prime lingue di neve si incontrano a quota 2450 m, però fino a 2500 metri si riesce ad evitare di calpestare neve passando su pietrame e con qualche scorciatoia. Una rampetta innevata a quota 2600 metri, superata con qualche sfondamento, poi ancora un bel tratto di sentiero pulito da neve sopra un alpeggio, fino a raggiungere un grande ometto di pietre a quota 2730 m. Da qui in avanti innevamento ancora abbondante e continuo. Siamo saliti con percorso abbastanza diretto verso il Col de la Cula, io ero l’unico del gruppo ad avere le ciaspole, e in questo tratto sono servite eccome! Il primo tratto del valloncello terminale era su neve allentata e sfondosa, decisamente migliore invece la parte alta e l’ultima rampa che porta al colle, su neve più compatta e portante. Arrivato al colle, in attesa dei miei soci, ho salito anche la vicina cima senza nome (quota 3137 su carte IGN) seguendo una ampia cresta detritica ed in parte nevosa. La parte finale era su cresta innevata più ripida e affilata, ma si saliva senza problemi di sorta. Dopo una breve pausa su questa cima, sono ridisceso al Col de la Cula dove ho ritrovato i miei amici. Qui si sono fermate Jagoda e Nicoletta, mentre io e Giorgio, seguendo la facile cresta di detriti e roccette siamo arrivati in cima (10/15 miunti dal Col de la Cula). Gita piacevole ed interessante in questo angolo del Queyras ancora poco conosciuto al nostro gruppo. Al netto delle soste, dal parcheggio alla cima abbiamo impiegato circa 4 ore, con un passo tranquillo e senza correre. Ampia sosta in cima e poi siamo scesi, seguendo lo stesso itinerario di salita, in 3 ore di cammino siamo rientrati al parcheggio. Gran bella escursione che si svolge in un contesto ambientale incantevole e con percorso piacevole e vario, da tenere in considerazione quando vi capiterà di passare da Ceillac. Noi siamo rimasti pienamente soddisfatti della gita fatta!
Finalmente una bella gita dopo un mese di pausa forzata…tra impegni lavorativi, familiari, oltre ad un meteo pessimo nel mese scorso! Oggi giornata bellissima, quasi sempre sereno e visibilità ottima, temperatura elevata e zero termico altissimo (come da previsioni meteo varie…!). Ho inserito questa gita come escursione e non come ciaspolata, in quanto le ciaspole sono state usate in un tratto breve e ridotto considerando lo sviluppo dell’itinerario percorso (ciaspole che avevo al seguito solamente io). Data la lontananza dalle nostre città provenienza (Genova e Ivrea) noi abbiamo scelto di fare la gita nel corso del weekend, dormendo a Ceillac al Gite d’Etape Le Matefaim che era già aperto (ma dal prossimo weekend è disponibile anche l’altro Gite d’Etape : Les Baladins). Per quanto ci riguarda ottima sistemazione, trattamento e cena al gite d’etape scelto. Un fine settimana veramente piacevole e una bella gita fatta in ottima compagnia di Luigi, Giorgio, Jagoda e Nicoletta (alla sua prima gita con i “camosci” genovesi). Dopo aver salito sia la Tete de Longet che la Pointe des Avers alcuni anni fa avevo voglia di ritornare da queste parti e salire un’altra bella cima della zona….scelta azzeccata!