La descrizione della gita mi ha convinto a fare l’anello al contrario e non me ne sono pentito. Da Castello salgo al Bivacco Berardo, quindi Boarelli, Cengia dei Camosci (generosamente attrezzata con catena) e poi su a destra verso il Colletto Dante. Le numerose tacche e frecce gialle scompaiono a tratti sotto tre grossi nevai (soffici, ma portanti) che facilitano la progressione. Breve digressione a Punta Dante, poi giù verso il Passo Fiorio-Ratti, sempre guidato dalle ottime tacche (breve tratto attrezzato con cavo d’acciaio, non esposto). La discesa del canalone di finissimi detriti è un vero piacere, al contrario della sua risalita. Ultima fatica: l’attraversamento della grande pietraia sopra il Bivacco Bertoglio, poi giù lungo il sentiero U10 per tornare a valle. Dislivello: 1.560 m, sviluppo: 16 km.