Via molto sostenuta con passaggi obbligatori e protezioni a volte distanti.
Attacco: non facile da individuare dal basso, perchè la prima sosta è a circa 20 dalla base: in prossimità del punto in cui attacca la via Directa, salire verso destra una cengia erbosa, facilmente camminabile, per circa 20 metri, fin sotto due diedri paralleli, di blocchi e zolle erbose. Qui parte il primo tiro facile (non segnato). Salendo i due diedri per una decina di metri (4b, interamente da proteggere se si vuole a friend), si arriva ad una sosta a spit con cordone, dove parte il secondo tiro e la via vera e propria.
I gradi indicati per i primi cinque tiri sono basati sulla mia personale valutazione, avendone rivisti alcuni al rialzo rispetto alla guida.
L1: 4b (15m) tiro facile, non protetto, per arrivare alla prima sosta a spit con cordone.
L2: 6a+ (15m) bella placca verticale con uscita insidiosa.
L3: 6a+ (30m) bellissimo tiro, lungo e verticale, fin sotto un tetto che si aggira a sinistra.
L4: 6b/c (20m) ad una prima breve dulfer, faticosa ma non difficile, segue una placca molto complessa, che si risolve sfruttando coi piedi una fessurina ascendente verso sinistra.
L5: 6a+ (30m) muretto iniziale meno difficile di quel che sembra, poi altro muro su cui, dopo il primo spit, si compie un lungo aggiramento verso destra per guadagnare una cengetta (attenzione, lungo runout), poi più facile fino in sosta.
Noi siamo arrivati fin qui. Per il resto riporto le indicazioni della guida “Piantonetto, Valsoera, Forzo”
L6: 6c
L7: 6b
L8: 6a
L9: 5c
L10: 6b
L11: 5c
- Bibliografia:
- rock paradise