Il Pizzo Deta, affrontato da Rendinara, appare all’improvviso e maestoso. Da quassù, si mostrano, piccoli, tutti i paesini della Valle Roveto. Siamo nella propaggine più meridionale dell’Appennino Abruzzese con vista sul Frusinate.
Il vallone del Rio è solcato per un bel tratto da una pista sterrata, poi da 1400 m circa si continua su sentiero fino alla vetta in un ambiente selvaggio e silenzioso
Dal parcheggio (920 m circa ) si prende la pista di sinistra che entra subito nel vallone del Rio . Dopo un breve tratto si supera un fontanile e poco oltre un casotto dell’acquedotto (995 m circa , bivio a destra per il monte Lota, n. 629). Sempre seguendo la pista si oltrepassa il rifugio Fracassi (1321 m, bivio a destra per il monte Brecciaro, n. 629) e si continua fino a circa 1450 m dove la pista termina e inzia il sentiero. Tra radure e boschi di faggi si prosegue tenendosi prevalentamente sul fondo del vallone. A circa 1800 m si esce definitivamente dal bosco e si piega nettamente verso sinistra. Aggirato un costone si risale un pendio e si giunge ad una piccola sella a picco sul sottostante vallone di Peschiomacello (1902 m). Per questa larga cresta, con una bella veduta sulla parete nord di Pizzo Deta, si sale fino al monte Pratillo (2007 m). Dalla cima si scende per un aereo crinale in direzione Est fino alla sottostante sella (1965 m circa).Si sale ora in pochi minuti ancora verso Est fin sulla vetta di Pizzo Deta (2041 m).
- Bibliografia:
- Mazzoleni: La montagna incantata