La discesa dalla vetta si effettua per un' altro versante che conduce al campo successivo alla Laguna Jahuacocha a 4100 m.
Dal campo di Gashpapampa (4500 m.)si procede a lungo in direzione S-E per i magri pascoli della prateria sino a che il pendio comincia a salire e la pietraia a prendere il sopravvento; si continua su di essa che diviene sempre più sconnessa e ripida tanto da dover affrontare brevi tratti di arrampicata con passi di I °; quando spiana si è arrivati in cresta e si passa oltre, sull’ altro versante della stessa; qui una vaga traccia sul ripido fianco sale sotto il filo sino a ritornare in cresta al piede della prima neve; ci si lega e si segue il filo di cresta ora su neve ora su roccia per alcune balze una delle quali ha una breve ma ripidissima discesa su neve (15 m. a 50°, è possibile fare una doppia); seguono un paio di balze nevose a circa 45° in mezzo ai penitentes e si giunge alla piatta ed ampia vetta.
La discesa la si effettua per il versante Est tornando indietro di un paio di centinaia di m. sul percorso di salita e poi scendendo sino al suo esaurimento una breve lingua nevosa che deposita sugli sfasciumi sottostanti; di qui per tracce si punta dritto in basso verso due bellissima lagune, poi sul fondovalle si volge a sin e si percorre la lunga valle che porta alti sul campo e le lagune di Jahuacocha visibili in basso.