- Condizione neve
- Buone
- Tipologia neve
- Umida
- Traccia GPX
- La Diagonela 2015 - 55Km
Ho partecipato alla Diagonela, che in quest’anno avaro di neve si è disputata su un percorso ridotto di 55Km.
Quest’anno c’erano iscritte circa 600 persone (500 uomini e 100 donne) alla Diagonela 55Km e 180 persone alla Pachifica 30Km (120 uomini e 60 donne).
Arrivo il sabato mattina alla zona partenza, allestita presso il centro fondo di Zuoz, in prossimità della struttura che ospita il centro del golf e il negozio Willy Sport.
Alle 8:00 c’erano -7°C, nulla in confronto alle temperature registrate nei giorni precedenti con punte fino ad anche ai -20°C. Tempo nuvoloso e nevischio come da previsioni.
Ritiro pettorali e poi prova scioline sulla piccola salitella vicina, alla fine optiamo per sovrapporre P46, P28 e P36, due mani ciascuna, al di sopra di una base stick, già tirata con il ferro a casa. La neve è ancora farinosa.
Così facendo arrivano velocemente le 9:00, il tempo di cambiarsi e di entrare in griglia ad aspettare la partenza dal fondo del gruppo. Alle 9:30 viene dato lo start.
La partenza avviene abbastanza tranquilla, con i primi due chilometri percorsi a ritmo blando e con diversi rallentamenti dovuti dapprima al restringimento della pista, poi ad alcune salitelle dove qualcuno già arranca per superarle.
I successivi chilometri dovrebbero essere in leggera salita, ma in realtà si viaggia bene con la doppia spinta e fino al ristoro di Samedan la sciolina di tenuta sotto gli sci rimane inutilizzata. Passato Samedan due o tre strappetti decisi costringono a tirare l’alternato e ad aprire a lisca di pesce dove la pendenza è maggiore, ma poi si torna a percorrere una traccia in falsopiano, dove inizia a farsi sentire un po’ di vento, che naturalmente soffia in senso contrario. Il tempo però volge al bello e inizia a spuntare il sole.
Superata la piana di Celerina e oltrepassati i binari del treno si inizia a salire verso Pontresina, la pista si restringe e rimane un solo binario che passa attraverso la foresta di Staz e quella che viene chiamata la ‘Dream track’. La sciolina tiene bene e riesco a salire stando quasi sempre nel binario e recuperando alcune posizioni, circa una quarantina da Samedan.
Arrivo a Pontresina abbastanza fresco e inizio la discesa.
Appena fuori dal punto di ristoro torna a farsi sentire il vento che soffia, anche abbastanza forte e in senso contrario, rendendo meno piacevole la discesa verso l’Engadina. Terminata la discesa, la pista prosegue lungo la valle tornando dapprima nei dintorni di Samedan, per poi tornare verso Zuoz. Dal 30°Km al 40°Km il tracciato è pressochè pianeggiante, ma l’insistenza del vento lo fa diventare un calvario… supero un paio di concorrenti, ma poi mi trovo da solo a “remare” controvento…
Mi passano a ritmo triplo i primi concorrenti della Pachifica, partiti alle 11:30 da Pontresina e quasi tutti dotati con attrezzatura da skating, e mi passano anche un paio di “trenini” di concorrenti, ai quali però non riesco a rimanere attaccato in quanto viene a mancarmi la necessaria forza nella braccia per fare una decente e redditizia scivolata spinta.
Solo un paio di salite degne di nota consentono variazioni sul tema “scivolata spinta” per passare un poco all’alternato; questo fino a quando si ripassa per la zona di partenza (45°Km circa) e la pista inizia ad “innervosirsi” con diversi strappetti più o meno lunghi seguiti da discese più o meno lunghe… insomma una bella mazzata… anche perché la temperatura e il sole hanno iniziato a trasformare la neve e la sciolina non fa più molta presa…!
Perdo una quarantina di posizioni. Superato il giro di boa, comincia la salita verso S-chanf, al quale segue un tratto pianeggiante e poi la salita finale verso l’abitato di Zuoz. Questa inizia subito con un bel muretto da superare a lisca di pesce per poi proseguire sempre in salita compiendo un ampio giro attraverso prati e fino ad approcciare le prime abitazioni e ad imboccare la via che sale in paese. Per quanto affascinante e pittoresca, questa è abbastanza ripida e sale costantemente fino a giungere nella piazza principale, dove è posto il traguardo. A causa della neve artificiale utilizzata per innevare la via, che oramai è fradicia, e della mancanza del binario salgo a lisca di pesce quando finalmente giungo in piazza e faccio le ultime due spinte per superare la linea di arrivo…. certo che mi è sembrato abbastanza avvilente arrivare a dieci metri dal traguardo zompettando a lisca di pesce…!
Subito dopo il traguardo un banchetto offre bevande calde e una zuppa, giusto per ripigliarsi un attimo, e riprendere le forze necessarie per iniziare ad affrontare la terribile salita che porta al liceo dove sono posti il ritiro sacchi, gli spogliatoi (caldi e con due docce calde) e il pasta party.
Infine, bella scarpinata (in discesa) per tornare al punto di partenza e alla macchina.
In conclusione, si è trattata di una buona gara, ambientata in un contesto stupendo, e caratterizzata da un percorso finale molto impegnativo fisicamente, sia per la tipologia di tracciato, sia per il vento contrario.
Assolutamente consigliata.