Dal colle ottimi panorami sulle cime della vallata.
Vi è un po’ di confusione nella toponomastica. Il colletto attraversato dalla strada che dagli Asciutti scende a Mezzenile è il colle della Dieta 1451 m; il colle della Cialmetta viene chiamato spesso Chialmetta.
Dalla piazza si percorre la strada principale del paese fino al suo termine, imboccando poi per pochi metri la strada che sale dritta verso i Tornetti. Dopo il primo tornante si prende a sinistra la strada lastricata in pietra fino alla cappella dell’Annunziata, detta anche degli Alpini. Poi prosegue nel bosco ampia e ben tenuta, con lunghi tratti lastricati in pietra, procedendo sulla sinistra idrografica del rio Viana.
Superato un bel pilone votivo del 1887, e poco dopo uno del 1922, si giunge al primo dei caratteristici ponti in pietra a schiena d’asino, quello sul rio Tontera. Dopo poco si trova un bivio con pilone in cui a sinistra si prosegue per i Tornetti e a destra si sale alla borgata Cramoletti Inferiore. Si prosegue diritti, si percorre un tratto rilevato in pietra e si incontra il ponte in pietra sul rio Viana, detto delle Balmasse. Da qui si giunge in breve alla borgata Balma con le sue pareti di arrampicata. Si piega a destra di nuovo nel bosco e si percorre l’ultimo tratto del sentiero, sbucando sulla piazza dei Tornetti, borgata che merita una visita.
Da qui si percorre la strada asfaltata in leggera discesa che arriva da Viù. Si giunge subito al bivio dove a sinistra si va all’Alpe Bianca. Si imbocca questa strada fino al primo tornante da dove parte a destra una traccia poco evidente (cartello abbattuto, 25/2/2023). La traccia attraversa con qualche saliscendi il bosco superando il rio Viana con un attraversamento un po’ difficoltoso, prosegue e sbuca sulla sterrata che sale verso il Roc Sapai.
La si percorre con ottimi panorami sulle montagne intorno e sull’imponente Roc, fino a giungere all’Alpe Duciem. Da qui si sale sui prati verso nord , raggiungendo in breve la sterrata proveniente dagli Asciutti. La si imbocca verso destra (est) e la si percorre quasi in piano attraversando il bellissimo Pian delle Mutte, con il suo caratteristico laghetto. La strada attraversa poi un enorme ciaplè di grosse rocce e scende incontrando quasi subito una casa ristrutturata sulla sinistra.
Proprio a ridosso della casa parte (segnavia TC su una roccia) una piccola traccia che sale nel bell’imponente faggeta, con ripidi tornanti. Se ne esce a sinistra su prati e, sempre su traccia, si raggiunge il Colle del Truc della Dieta, Truc che appare sulla destra, ricoperto di faggi.
Siamo al punto più alto (e panoramico) dell’anello.
Per la discesa occorre puntare sulla panchina gigante, assurda e inutile installazione frutto dell’insana passione dell’uomo per alterare i paesaggi naturali, e scendere sul discreto sentiero fino alla strada per Mezzenile, anche questa opera di molto dubbia utilità. Si piega a destra per pochi metri , incontrando sulla sinistra (cartello) un bel sentiero diretto verso l’Uja di Calcante. Lo si percorre nella faggeta, con qualche piccolo saliscendi, mantenendo più o meno sempre la dorsale, e si raggiunge in poco tempo il colle della Cialmetta con la sua caratteristica chiesetta.
Da qui avendo tempo (e gambe) si può salire all’Uja oppure percorrere il bel sentiero della forestale fino a Fubina.
Per la discesa si prende la mulattiera che scende verso est (non quella leggermente più in alto che va a Fubina) e si scende su ottimi tratti lastricati percorrendo tutto il valloncello sulla destra idrografica, fino a raggiungere la frazione Laiolo e da lì in breve Viù, chiudendo il lunghissimo anello (circa 17 km).