- Accesso stradale
- ok ad Arnouva
Saliti venerdì sera al bivacco, fatto la cima oggi. Fino al bivacco c’è solo qualche piccolo nevaio innocuo. Attenzione al sentiero che porta al col Petit Ferret, è davvero ripido e fangoso. Partiti presto dal bivacco in quanto sapevamo dell’assenza di traccia dal ghiacciaio e fino in cima. Ottimo rigelo notturno, che ci faceva ben sperare. Neve a partire da subito sopra il bivacco, pur con molte interruzioni tra placche e tracce di sentiero. Ci leghiamo sul ghiacciaio e quasi subito iniziamo a sfondare sulla neve dell’ultima perturbazione. C’è una crosta superficiale di 10-15 cm e sotto la neve è inconsistente. Ci facciamo un mazzo pazzesco ma almeno non sbagliamo. Arrivati letteralmente cucinati sotto alla terminale stavamo per mollare per la fatica; poi scavando una vera e propria trincea – con innumerevoli imprecazioni – riusciamo a salire il pendio con le ultime forze nervose. Sopra alla terminale il pendio s’impenna e per fortuna (come speravamo) la neve diventa portante e ritroviamo il morale e la forza. I ripidi pendii finali sono in neve perfetta, dura e portante. Panorama di vetta impressionante. Discesa faccia a monte per tutti i ripidi dalla vetta fino al pendio della terminale. Sul ghiacciaio è uno sfondamento continuo ma è tutto facile e pur con una fatica immensa, arriviamo ai pendii sopra il bivacco. Seguiamo degli ometti fuorvianti e facciamo casino con un paio di risalite, poi ritroviamo la retta via. Gita in programma da tempo e finalmente con grande Matteo la portiamo a casa.