dislivello mai superiori ai 50 m ciascuno. L'ambiente è quello tipico delle valli di Ledro, con rocce calcaree e mughi. Da evitare l'estate, per la quota non eccessiva e la mancanza d'acqua, mentre
l'autunno con i suoi colori e la trasparenza dell'aria può regalare scorci fantastici sul Lago di Garda e il Monte Baldo e l'Adamello.
Da Lenzumo, primo paese della val Concei (laterale della Valle di Ledro) si percorre in auto la lunga stradina asfaltata (l’ultimo chilometro è in sterrato) per il rifugio Pernici fino all’ampio parcheggio di Malga Trat. Si prosegue a piedi per il rifugio fino alla Bocca di Trat. Senza passare dal rifugio, prendiamo a sinistra il sentiero evidente nel bosco che tiene il lato occidentale del versante. Dopo un tratto tra i faggi si esce in campo aperto tra i mughi; una breve disgressione sulla destra ci porta senza difficoltà (ultimi metri con corda fissa) alla Mazza di Pichea (1879 m), con croce che domina il Rifugio Pernici. Ritornati al bivio si prosegue a mezzacosta con alcuni brevi saliscendi per poi salire decisamente verso la cresta spartiacque fino a raggiungere il dosso arrotondato del Corno di Pichea (m 2138). Si scende brevemente lungo la cresta per poi affrortare con alcuni tornanti la salita al Tofino
(m 2151). Senza difficoltà si prosegue lungo la cresta in leggera discesa (un punto attrezzato in corrispondenza di un taglio nella roccia), poi con una breve rampa e successiva discesa si è alla
Bocchetta di Slavazzi. Ora il sentiero è un po’ più accidentato e si tiene leggermente sul fianco sinistro dello spartiacque. Per raggiungere la vetta del Dosso della Torta (punto culminante della
costiera, m 2166) occorre abbandonare il sentiero che prosegue per la Garavina e salire tra gli sfasciumi erbosi alla vetta ben distinguibile per il cippo trigonometrico. Rientro per lo stesso percorso in poco più di tre ore.
- Cartografia:
- Kompass n.71