Salire lungo il campetto di sci (ex skilift) e raggiungere il primo tornante ad est della sterrata e lungo questa o con eventuali scorciatoie dove appare possibile, superare la faggeta e raggiungere l’Alpe Cuccetta, con tre piccole baite affiancate, m. 1.413.
Salire nel lariceto soprastante evitando le zone con presenza di cespugli; nella parte alta la vegetazione si dirada un po’ ed il pendio diviene più ripido e si giunge sulla panoramica dorsale un po’ a destra (Ovest) del Colle Crosiasse m. 1800 circa.
Deviare a destra (Ovest) seguendo il filo di una pronunciata dorsale con alcuni dossi fino a pervenire nei pressi della base della cresta che diviene sempre più ripida; attraversare verso sinistra aggirando alcune rocce per superare un pendio abbastanza sostenuto, segue una piccola costola da risalire, un altro pendio canale, un’altra nervatura fino ad una piccola conca. Lungo tutto questo traverso assai scosceso, sono necessarie assolute condizioni di stabilità dei pendii, avendo tutto quel versante expo est; consigliabili eventualmente i ramponi nella parte più ripida. Dalla conca alta, segue l’aggiramento di un roccione a sinistra poi una breve salita sulla crestina ripida fino in vetta.
La discesa si svolge sull’itinerario di salita; prestare attenzione alla stabilità dei pendii sotto la vetta in caso di neve non bene assestata, dopodiché non presenta più particolari difficoltà; con buon innevamento si può tagliare a piacimento per il bosco della faggeta, attraversando ripetutamente la stradina per poi seguirla fino al campetto ed alla partenza.
Variante alta se in buone condizioni. Dalla vetta scendere nella prima conca poi imboccare sulla destra un bel canale sostenuto che scende nel vallone di Crosiasse, percorrerlo fino a valutare di poter ancora raggiungere verso sinistra lo scavalco al Colle Crosiasse.
- Bibliografia:
- G.Bezze, P.L.Mussa, E.Sesia. CDA. Valli di Lanzo, Tesso e Malone. N°64