Ancora ben vivo il ricordo, seppur gia’ 13 gli anni intercorsi dalla prima volta su questo spazioso e panoramicissimo percorso di cresta, per gran parte del suo tragitto dal notevole sviluppo, camminabile, ad eccezzione del primo tratto, dal colle Valcournera in punta alla Fontanella, e in quello che viene chiamato il salto del Dragone ( un aereo e slanciato spigolo di una 40ina di metri), dove e’ necessario essere legati e procedere in sicurezza. Quest’ultimo un bel AD+ ,in contrasto con tutto il resto della traversata che non va mai oltre il PD /PD+ MAX. Roccia per lo piu’ discreta se ci si attiene a procedere restando quanto piu’ vicino possibile al filo di cresta. Tuttavia sempre di quei terreni dove e bene ad ogni passo che si muove, sondare preventivamente e cautamente il terreno..mai fidarsi..del resto l’esperienza di anni sul campo insegnano una sola e semplice cosa..che la prudenza per quanto uso esteso se ne faccia (ne va della propria vita), non e’ mai troppa. Bella atletica e spettacolare l’arrampicata sul filo dello spigolo, chiodato nei punti piu’ esposti a spit, ma presenti anche diversi chiodi di stampo classico affidabilissimi , per quanto arrugginiti in superficie, ma sani ancora nella loro struttura interna. Poche le possibilita’ di integrare con protezioni veloci data l’estrema compattezza della roccia. Freschino all’attacco al mattino, poi meglio col sole e il caldo a prendere il sopravvento su tutto. In 8 ore da rifugio a rifugio soste comprese cammin facendo. Avvicinamento iL giorno precedente in 4 ore da Valmartin via lago di Cignana. Ottima accoglienza in rifugio, quantunque non molte le presenze nonostante sia stagione di punta.
Con Titty..brava all’altezza e soddisfatta come sempre per questo bel viaggio.. ormai li da tempo nella lista delle sue priorita’.