Splendido il posto e la giornata. La via originale, presumibilmente dopo il quarto tiro, l’abbiamo involontariamente abbandonata, andando a creare una variante che si appoggia sul versante destro dello sperone, disegnando una linea decisamente più scomoda e difficile. Risaliti per un centinaio di metri sul versante nord del monte Dragonet, siamo poi ritornati sullla Guglia, traversando un salita per alcuni tiri, fino a ricongiungerci con la linea principale e raggiungendo alfine l’agognata cima. In totale 15 tiri ed uscita in vetta all’imbrunire, con relativa discesa fino a Terme con frontali e splendida stellata.
Nell’insieme, una gran giornata, con una temperatura ottimale ed una compagnia ineguagliabile.
La lunghezza dell’itinerario, la qualità della roccia, instabile e sporca, l’ambiente rigido e severo, fanno di questa classica delle Alpi Marittime un’avventura da affrontare solo se adeguatamente preparati.
Ombelico di canapa con gli splendidi Giovanni e Danilo.
Ps: il bivacco è un gioiello. Complimenti a coloro che ne hanno cotanta cura.