Via selvatica in un ambiente grandioso…
L’arrivo sull’ultima guglia con vista sulla nord del Corno e sul Lourousa è veramente da cartolina…
La via è da affrontare con la consapevolezza di dover scegliere accuratamente le prese e gli appoggi e di dover cercare il percorso migliore: la guida Monti di Italia aiuta, ma bisogna avere un’eccellente competenza ermeneutica 🙂
Detto questo, resta un bel viaggio con un discreto ingaggio in un posto stupendo.
Alcune soste presenti, altre da costruire su spuntoni, friends e chiodi, a seconda di come si decide di spezzare le lunghezze di corda. Noi abbiamo usato una serie di friends fino al giallo bd, qualche nuts e quattro chiodi per alcune soste.
I tratti più impegnativi (soprattutto la traversata in discesa a sx e il diedro nero con roccia cattiva prima della selletta) sono ben chiodati.
Bella giornata di apinismo in compagnia di Andrea e Paolo.