Con Walter e Flavio, siamo arrivati a Pian della Regina così presto che per muoverci, visto il buio pesto, abbiamo dovuto aspettare le che iniziasse ad albeggiare.
Nel complesso è sicuramente un bel canale, ma meno impegnativo e più faticoso, allo stesso tempo, rispetto alle mie attese. A questo proposito un grazie alla coppia che ci ha preceduto per aver battuto la traccia.
Il canale, grazie anche al cielo velato e alla temperatura non troppo elevata, era ancora in buone condizioni. Fin oltre la metà, il canale ha scaricato parte del suo carico di neve che invece è ancora presente integralmente nella parte superiore.
Non abbiamo incontrato presenza di ghiaccio e anche se si affondava leggermente la neve ha mantenuto ancora una certa consistenza. Durante la salita non è stato necessario l’uso dei ramponi che abbiamo invece utilizzato in discesa. L’ultimo pezzo l’abbiamo fatto con una divertente scivolata a mo di bob sul nostro sedere.
Vista la levataccia (prima delle 3), la faticosa salita e l’interminabile discesa fino alla macchina, ritornati a Pian della Regina eravamo sicuramente appagati ma anche completamente sfatti. Una polenta con salsiccia, una birra, un caffé e una grappa ci hanno ridato quel residuo d’energia necessario per tornare a casa.
P.S. Per essere una trattoria di montagna i prezzi di quella di Pian della Regina ci sono sembrati un po’ eccessivi (ma tanto ha pagato Flavio)!