Difficoltà variabili a seconda della fonte e delle condizioni da PD a AD. In ogni caso prevedere il fatto che la cresta rocciosa finale, non difficile ma esposta, e posta una quota superiore a 4500 m, va percorsa solitamente con i ramponi ai piedi, alternando tratti di roccia ad altri di neve o ghiaccio.
Da qui salire con il treno a cremagliara per il Gornergrat, scendendo alla stagione di Rotenboden.
Primo giorno:
da Rotenboden su sentiero in falsopiano si scende su ghiacciaio (tratto attrezzato), seguire bandierine e si risalire al rifugio Monterosahutte (circa 500 m complessivi di dislivello positivo).
Secondo giorno:
inizialmente si segue il sentiero sulla vicina morena (paletti) e poi su roccette (seguire ometti).
Si giunge su ghiacciaio, si raggiunge la Obere Plattje a 3200 m da dove inizia il Monte Rosa Gletscher.
Dirigersi a sinistra, raggiungere un ampio avvallamento, superarlo tenendosi a destra di una protuberanza rocciosa a quota 3827 m, risalire un ripido tratto fino a raggiungere la Satteltole, un ripiano sulla cresta ovest della Dufour.
Seguire la cresta ovest inizialmente nevosa e ripida (possibilità di ghiaccio) poi con un tratto roccioso orizzontale più affilato quindi una nuova rampa nevosa fino alla spalla a quota 4499 m. Da qui si segue la cresta finale di roccia/o misto più affilata ed esposta e aggirati alcuni torrioni si raggiunge, per una sorta di camino, il castello finale (II, un passo di III sotto il punto culminante).
Discesa per la via di salita. Dal ghiacciaio a Rotendoden, fra saliscendi vari, c’è da risalire circa 400 m di dislivello positivo.
- Cartografia:
- IGC n. 10 Monte Rosa Alagna e Macugnaga
- Bibliografia:
- Monte Rosa guida dei monti d'Italia di G. Buscaini - i 4000 delle Alpi di R. Goedeke