- Accesso stradale
- Da Vinca.
Avvicinamento:
Lasciare la macchina sulla strada asfaltata, subito prima di entrare in paese a Vinca.
Prendere a piedi la strada sterrata che si stacca sulla sinistra (guardando verso Vinca): indicazioni per il Santuario della Madonna della neve.
Percorrerla per 100 metri fino a giungere al santuario.
Qui, sotto alla chiesa, nascosto dall’erba, inizia il sentiero che in 20 minuti vi porterà all’attacco della via.
La via: roccia che offre molta aderenza, generalmente buona. Prestare attenzione negli ultimi due tiri: la cresta che si raggiunge è formata da blocchi di roccia impilati; dovete muovervi con cautela.
Il passaggio chiave della via è chiodato molto corto e permette di azzerare la difficoltà del movimento.
Discesa:
Noi abbiamo fatto due doppie (non trovata la seconda sosta di calata).
Dall’ultima sosta della via ci si cala in verticale fino a raggiungere un ancoraggio su placca rocciosa.
Da qui si fa una seconda doppia, circa 45 metri, tendendo leggermente verso destra (faccia a monte). Si raggiunge una zona erbosa appoggiata, poco sopra al ghiaione.
Qui abbiamo scelto di slegarci e scendere nel ghiaione mantenendoci sul suo bordo sinistro (faccia a valle): percorse poche decine di metri in discesa si raggiunge una traccia segnata ad ometti che in 5 minuti riporta sul sentiero.
Percorrerlo a ritroso verso sinistra e in mezz’oretta si arriva al santuario.
Materiale:
Nda; qualche friend, in particolare per proteggere l’uscita del penultimo tiro per il secondo di cordata.
Bello l’ambiente; la via attraversa brevi placche rocciose incorniciate dal paleo, con alcuni scorci molto pittoreschi.
Le possibilità di proteggersi in modo tradizionale ci sono, ma la spittatura lo rende superfluo.
Penso, parere personale, che sia un peccato: lo spit favorisce le ripetizioni ma questa via avrebbe avuto tutto un altro significato e valore se fosse stata pensata in ottica alpinistica e non sportiva, visto che il terreno lo permette.
Fateci un giro e fatevi un’idea. Saluti!