Dal Zinal lungo il fondovalle per Le Vichiesso, al bivio per il Petit Mountet si passa il nuovo ponte in legno e si inizia, dopo il bivio per Arpitetta, a risalire il versante con vari diagonali abbastanza ripidi. Lunghi traversi con tratti un pò esposti protetti da catene e fisse portano a superare i contrafforti che scendono dal Besso e dal Blanc de Moming, un’ultima mezzora su pietraia a tratti instabile e si arriva al rifugio, che si vede quando si è ormai a ridosso. >Considerare circa 4h. Sentiero molto ben segnalato, lo storico passaggio in “trincea” sotto pensilina che attraversa un profondo canale sotto il Besso, è stato appena sostituito da un’aerea passerella poco sotto.
Davanti al rifugio una traccia in discesa conduce verso il ghiacciaio perdendo una settantina di metri, il sentiero più marcato a sinistra conduce invece alla morena verso il Blanc de Moming, al ghiacciaio che conduce all’Epaule per l’arete du blanc o al traverso verso il Trifthorn. Raggiunto il ghiacciaio tenersi sulla sinistra idrografica nei pressi dello sperone che divide i bacini Durand e Cornier. Aggirato a sinistra il Roc Noir si oltrepassa la parte più tormentata del ghiacciaio, con vari crepacci e una piccola seraccata, giungendo sul plateau a circa 3200m sotto la pointe de Zinal. Piegare a sinistra fin sotto il col Durand, passare la terminale e direttamente il ripido pendio di uscita, 40 gradi, in neve o ghiaccio.
Dal colle seguire a sinistra la cresta O, ripida ma ampia, che conduce, oltrepassata un’anticima, alla cresta S ed all’ultimo tratto roccioso o di misto (fino a 45 gradi).