Salita per l’itinerario proposto fino a Echallogne, poi visto che il meteo, contrariamente alle previsioni, da nuvoloso andava aprendosi, ho allargato il giro proseguendo per le borgate di Les Barmes, Le Pellouas, Arsines, La Meriou secondo un percorso già conosciuto, ricongiungendomi alla mulattiera che scende da Echallogne dopo La Ruvire e tornando a Ville per Ponteille. Sentieri e mulattiere complessivamente in buono stato, anche se nessuno di questi è indicato da tacche di vernice o paline, la numerazione citata sui portali ancora presenti rimane solo “sulla carta” e in alcuni punti la traccia si fa labile. Non avendo una cartina decente di questa zona, molto utile la traccia di Franco che mi ha risolto i casi dubbi evitandomi un tot di ravanage. Molto divertente il percorso di salita, via via più “avventuroso” a causa dei segni lasciati dall’inverno: un albero abbastanza grande, caduto poco sotto Reille (ma si passa con un piccolo detour), la passerella che permette di guadare il torrentello prima dei passaggi su scalette leggermente fracassata, il tratto in cui si alternano le scalette, reso ancor più ripido dall’acqua dei giorni scorsi che l’ha scavato un po’. Il bivio dopo Les Barmes per raggiungere le borgate di Arsines e La Meriou è diventato un po’ più vago e al momento si deve attraversare il torrente Poussine sui residui di una grossa valanga, lo spessore della neve pare ancora consistente ma al di sotto l’acqua scorre… Trovato già ripulito il tratto per Le Pellouas, mentre lo stesso non si può dire della mulattiera che si imbocca dopo La Ruvire e che va a congiungersi con quella proveniente da Echallogne: i rovi e le giovani gaggie se la stanno mangiando. Nonostante il tempo incerto, temperatura gradevole, perfetta per camminare.
Oggi da sola. Superfluo dire che non ho incontrato escursionisti ma a Le Pellouas ho avuto una piacevole conversazione con un anziano proprietario delle case della borgata: è anche grazie a persone come loro se questi sentieri continuano a vivere.