Questo itinerario è "al limite" dei percorsi fattibili senza attrezzatura da alpinismo.
Lo stato di un ghiacciaio può comunque variare molto rapidamente: è bene informarsi sulle sue condizioni prima di attraversarlo.
Da Pré de Madame Carle salire fino al ref. Du Glacier Blanc su sentiero “autostradale” fino al pianoro sottostante la seraccata del Glacier Blanc. Da quì al rifugio si prosegue sempre su sentiero molto evidente (Frequentatissimo) che passa su qualche roccia ben allisciata dai ghiacci (Esiste una corda per assicurarsi, utile solo in caso di maltempo e roccie scivolose).
Sopra il ref. du Glacier Blanc la traccia prosegue tra roccie e pietraie ma è ben evidente se si seguono i numerosi omini di pietra.
Giunti all’attacco del ghiacciaio, è facile farsi trarre in inganno dalla traccia sullo stesso ed iniziare a percorrerla; se non si è adeguatamente attrezzati bisogna invece prendere il sentiero che passa sulla destra in alto sopra il ghiacciaio.
Bisogna seguire dei bolli bianchi e gli omini di pietra. L’attacco del sentiero è abbastanza difficile da individuare in quanto si trova a metà di alcune roccette che scendono sul ghiaione (Nelle foto ho indicato il punto di attacco).
Passate queste rocce si attraversano dei ghiaioni molto instabili sui quali il passo deve essere molto leggero onde evitare di far cadere qualche pietra sulla testa di chi segue la traccia sul ghiacciaio.
In seguito, sopra una zona molto crepacciata, si risalgono delle altre rocce in mezzo alle quali bisogna attraversare un nevaio (Può essere più o meno grande in funzione dell’innevamento residuo); l’attraversamento di questo nevaio richiede attenzione sia in salita che in discesa, in quanto piuttostro ripido e con un bel “buco” in alto a separare neve e roccia(Aiutarsi con la picozza può dare sicurezza).
Da 3000 mt. circa si continua perdendo quota fino ad un brusco “discesone” sul ghiacciaio attraverso un ghiaione (Sempre instabile).
Terminata la “variante” del sentiero si sono persi circa 50mt. di dislivello; andata e ritorno fanno 100mt. da aggiungere alle fatiche dell’escursione.
A questo punto si riprende l’itinerario sul ghiacciaio; si percorrono circa 800 mt. quasi pianeggianti e privi di crepacciatura evidente (Al massimo qualche apertura di 10-20 cm) fino ad arrivare sotto al rifugio des Ecrins. La traccia è lineare e molto frequentata, viene difficile pensare di perderla (Salvo nevicate…) Da quì mancano ancora 100-150 mt. di dislivello per arrivare alla meta.
Come ultima fatica ci si deve di nuovo inerpicare sul ghiaione molto ripido, anche se un pochino più stabile di quelli affrontati in precedenza, probabilmente per via della traccia creatasi con la maggiore frequentazione.
La salita al ref.des Ecrins viene segnalata come 4h. Su ghiacciaio si dovrebbe risparmiare un pò di tempo.
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