- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa pesante
- Quota neve m
- 1300
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Il canale terminale da circa mt 1900 fino a mt 2250 è veramente bello e anche dove è raggiunto dal sole la neve è perfetta. Scendendo di quota dall’ Alpe Selletti il successivo canale presenta sulla destra residui di slavine; la neve prende più sole e ci sono zone crostose. Meglio scendere sulla sinistra del canale anche se ha tratti più ripidi.
La discesa nel vallone dell’Egua sulla destra è costellata da residui di slavine, ma non bisogna scoraggiarsi; la qualità del manto è molto a macchia di leopardo e ci sono piacevoli sorprese fino all’arrivo in paese. Meglio non scendere tardi perché in questi giorni c’è forte escursione termica.
Oggi la strada per Rima San Giuseppe era ancora chiusa ( dovrebbe aprire domani) e con Francesco abbiamo optato per Carcoforo. Pendii ancora belli carichi e neve conservata (a seconda dei versanti) persino sui larici spogli. Per prudenza abbiamo scelto uno dei tragitti meno alti e meno ripidi nella parte più alta. Quindi, Colle d’Egua. Nessuno avanti a noi. Abbiamo quindi battuto fino a poco dopo il rifugio Boffalora, preceduti solo dalle tracce di una volpe che aveva verosimilmente ferito qualche piccolo animale (orme anche di ungulati ci hanno accompagnati per tutta la gita). Siamo quindi stati raggiunti da un gruppo di scialp più performanti, fra cui il noto istruttore che ha pubblicato la più diffusa, a mio parere, guida allo scialpinismo in Valsesia, diretti verso la vicina bocchetta degli Strienghi. Un grazie per le indicazioni di salita.