Ho personalmente notato che sull'isola si tende a promuovere alcuni itinerari riempiendoli di sagnalazioni. Mentre per altri si tende a nasconderli, cancellandone la parte iniziale. Quest'itinerario fa parte di questa categoria.
Questo susseguirsi di cimette, poste a corona lungo un piccolo tratto della parte sud della Cañada del Teide, vengono nominate Cumbres de Ucanca, di cui questa cima ne é la più alta e anche la più appariscente ed arcigna se vista da nord, provenendo dalla TF 38.
Da non confondersi col vicino Sombrero de Chasna 2405.
Dal lato opposto dell’ingresso al camping, vi é una piccola zona per parcheggiare. Da qui non si trova nessun cartello indicatore per la gita.
Tuttavia sono presenti alcuni ometti che portano all’interno del bosco. (ci vuole un pó di fiuto per vederli). Dopo poco la traccia si fa più chiara, e sale a zig zag tra gli aghi di pino.
Il sentiero porta ad un primo dosso con piazzole per tende. Poi continua a salire ripido puntando alla cima tondeggiante del Roque de los Almendros 2523m.
Qui si esce dal bosco e la traccia si fa meno chiara.
Si sale per blocchi rocciosi segnalati da grossi ometti fino ad arrivare all’estremità ovest della grossa cima.
Da qui bisogna scendere disarrampicando per lo spigolo ovest della cima fino a prendere l’evidente sentiero che scorre lungo il bordo del cratere.
Da qui é visibile la montagna che andremo a salire composta da una cupola rocciosa che ricorda un cappello (sombrero, appunto).
Dopo aver perso un centinaio di metri si torna a risalire verso la cima rocciosa.
I numerosi ometti portano ad un intaglio nella roccia vulcanica, e con pochi e divertenti passi di arrampicata si raggiunge la sommità, su cui é presente una croce in legno.
La discesa avviene per lo stesso itinerario.