- Accesso stradale
- Come da guida della valle. Da Ronco Bianco per comodo e ripido sentiero seguendo le ottime indicazioni per la parete dell'Elefante in circa 40 minuti.
Via ottimamente spittata su roccia stupenda. Gradazione complessiva piuttosto severa.
L1 dà una bella sveglia con un diedro fessurato di bellezza assoluta, tecnicissimo, da scalare mixando opposizione e dulfer. 6a continuo e molto sostenuto, soprattutto nel secondo ribaltamento dove la fessura è chiusa.
L2, essendo particolarmente corto è ben concatenabile con L3. Entrambi sono abbastanza facili, max 5c.
L4 tiro su splendida placca verticale lavorata con appoggi molto piccoli, di equilibrio. 5c continuo e sostenuto nella prima metà, un pò più facile nella seconda dove si abbatte.
L5 segue prima il diedro/pilastrino sulla sinistra con bella arrampicata e continua con un ribaltamento su una pancia comunque ben manigliata. Il 6a ci può stare, forse un passo nel ribaltamento, il resto più facile.
L6 non è 6a+. Ci sono 2 ribaltamenti su prese svase e con piedi non buoni. Il tiro è abbastanza azzerabile, ma in libera il grado è molto più alto.
ATTENZIONE NELLE DOPPIE:
Noi abbiamo fatto la brevissima S6 su S5, ma si sono incastrate le corde lo stesso e siamo dovuti risalire. Il maillon di calata si può ribaltare e strozza le corde. Si suggerisce S6 -S5, S5 – S4, S4 – S3, S3 – S1, S1 – terra (volendo si può fare S4 – S1, ma abbiamo preferito non rischiare altri incastri di corde)
Via di soddisfazione su roccia davvero splendida e ben protetta. Merita sicuramente un giro. Per scalare con tranquillità comunque ci vuole un buon 6b sennò la si può lavorare ottimamente. L6 che è un pò fuori grado si può o evitare (alla fine sono 2 mini boulder) oppure aggirare a destra per lame (dato 5c).
Sempre in compagnia del “granitico” Edo che supera senza indugi ogni difficoltà. Contento di aver fatto L4 da primo!