Accesso:
da Tonadico ci si inoltra nella Val Canali e si risale fino al parcheggio al termine della strada carrozzabile, circa 1 km a monte del rifugio “Cant dal Gal” (sbarra). Si prosegue a piedi per circa 10 minuti per il fondovalle e quindi si prende sulla sinistra il ripido sentiero che in circa 2 ore di marcia conduce al Bivacco Carlo Minazio, 2292 m, su un incantevole balcone panoramico a piombo sul fondovalle. Si prosegue brevemente verso il Passo delle Lede e quindi si piega a destra per prati e ghiaie, raggiungendo l’attacco posto alla sommità del conoide ghiaioso immediatamente a sinistra della base dello spigolo giallo, a sinistra di una zona nera spesso bagnata (ore 0.30 dal bivacco).
Salita:
L1, 40 m, IV+ poi III: per placche ripide di roccia grigio-nera, sosta su clessidra con cordini e anello di calata.
L2, 60 m, II poi IV-: proseguire leggermente a sinistra per rocce facili e puntare poi ad una zona gialla sotto uno strapiombo ad arco. Sosta su clessidra.
L3, 30 m, V+: si evita a destra l’arco strapiombante e si sale direttamente (2 clessidre) ad una nicchia con clessidra di sosta.
L4, 40 m, V/V+: si esce a sinistra dalla nicchia e si sale verticalmente ad un’altra nicchia con molte clessidre (la Cattedrale Gotica).
L5, 40 m, V+: si prosegue sempre in verticale su roccia fantastica e ricca di clessidre, sostando in una nicchia rossastra con clessidra.
L6, 50 m, V poi IV: ancora in verticale e leggermente a destra su roccia molto lavorata, si esce a destra su rocce inclinate in vista della spalla sotto il risalto terminale. Sosta su clessidra.
L7, 50 m, V-: dritti e leggermente a sinistra verso una placca spiovente di roccia scura, all’altezza della spalla. Da qui si supera un risalto sulla destra e si sosta su chiodi alla base dell’evidente fessura gialla che solca il risalto sommitale (Via “E. Castiglioni”.
L8, 40 m, VI-/A0 oppure 6a: si sale tutta la fessura (strapiombante e difficile, diversi chiodi) sostando al suo termine su chiodi leggermente a sinistra.
L9, 40 m, IV e V: si prosegue per la fessura ( 1 chiodo) ora meno verticale, sostando al suo termine in prossimità della vetta.
L10, 40 m, II: facilmente per roccette detritiche in vetta.
Ore 3-5 totali per la salita
Discesa :
si segue per un breve tratto la cresta N, in direzione della Fradusta (ometti). Da una forcellina ci si abbassa per cengette 10 m sul lato ovest (sinistra) e si raggiunge una cengia che si segue lungamente sempre in direzione N (ometti), raggiungendo un ancoraggio per calata. Con due doppie (50 + 30 m) nel fondo ghiaioso del canalone, dove si apre a formare una terrazza. Si attraversa sempre verso N la terrazza fino ad un pulpito che si affaccia su un secondo canalone. Con altre 3 corde doppie lunghe seguendo il canalone (ancoraggi in posto) si raggiunge l’apice del ghiaione basale. Spesso il canalone di discesa è intasato di neve e le calate non sono proprio comode. Quindi per le ghiaie si raggiunge velocemente il sentiero per il Passo delle Lede (ore 1.30-2 circa per la discesa al bivacco).
- Bibliografia:
- L. De Franceschi, Pale di San Martino Est, CAI-TCI 2009