Si tratta di una piacevole ascensione su ghiacciaio e un tratto di misto tra l’anticima e la vetta, i due ghiacciai di Percia e Entrelor sono di dimensione ridotta ma sono presenti diversi crepacci per cui è opportuno procedere legati in cordata. Tra l’anticima e la vetta ci sono da superare in discesa delle rocce ripide e non molto solide, che se vetrate o innevate richiedono attenzione perché sono esposte e non propriamente banali.
Il periodo adatto per compiere questa piacevole ascensione va da meta giugno a fine settembre, talvolta anche ottobre se non è ancora nevicato.
Si inizia a salire seguendo la strada sterrata che risale con una serie di tornanti sulla destra una bastionata rocciosa. Si segue la strada sterrata, dopo circa 2 Km. si deve superare una galleria lunga circa 300 metri (utile la pila frontale) e proseguire lungo la strada fino a raggiungere un tornante nei pressi di una seconda galleria.
Qui si abbandona la strada e si segue un sentiero (con segnavia n. 4) che sale sulla nostra destra che sale prima con alcune diagonali e poi a mezzacosta fino a raggiungere l’alpeggio di Meyae d’en Haut 2512 m.
Dall’alpeggio si sale lungo il sentiero che a sinistra risale un ripido pendio erboso con alcuni grossi roccioni fino a raggiungere un ampio pianoro erboso a quota 2600 m. Da qui si segue ancora per un tratto il sentiero segnalato che piega verso destra, fino a raggiungere un bivio poco evidente, ma segnalato da un ometto. Bisogna tralasciare il sentiero segnalato che va a destra e iniziare a risalire sulla sinistra il Vallone delle Meyes, non c’è una via obbligata e/o una traccia di sentiero evidente, ma alcuni provvidenziali ometti ci indicano la direzione che dobbiamo seguire, tenendoci inizialmente al centro del vallone e poi piegando verso destra.
La salita continua per ripide chine di sfasciumi, neve e una vasta morena (seguendo gli ometti presenti) fino a raggiungere v la testata della valle il Ghiacciaio di Percia. Si mette piede sul ghiacciaio e va risalito sulla destra oppure tenendosi al centro, superando un tratto più ripido, fino a raggiungere un pianoro glaciale a quota 3150 m. A questo punto ci sono due possibilità per raggiungere la cima, una sale direttamente per la cresta NE, scavalca l’anticima e raggiunge la cima lungo il filo di cresta, la seconda invece permette di evitare il tratto di misto più impegnativo tra l’anticima e la vetta, aggirando sulla destra l’anticima e salendo per il Ghiacciaio di Entrelor.
Itinerario A) Dal pianoro si segue un pendio nevoso sulla destra che consente di raggiungere la cresta NE, che si segue lungo il filo, e per neve e facili rocce si raggiunge l’anticima a quota 3397 m. Qui ha inizio il tratto più impegnativo. Si inizia a scendere verso destra, individuando un saltino roccioso che conduce ad un canalino di rocce a gradoni e con alcune placche (tratto insidioso e delicato se è ghiacciato o innevato) che scende poco sotto il filo di cresta (passi di I e II) fino a raggiungere un colletto posto tra l’anticima e la vetta principale. Qui si sale direttamente verso la cima senza percorso obbligato, su lingue di neve o facili roccette gradinate si raggiunge l’ampia vetta della Cima di Entrelor, segnalata da un semplice ometto di pietra.
(Itinerario B) Raggiunto l’inizio della cresta NE che porta all’anticima, prima di raggiungere le prime roccette affioranti si scende sulla destra, sul Ghiacciaio di Entrelor, non lontani dalla base della cresta rocciosa che scende dall’anticima per circa 100 m. di dislivello, poi si volge a sinistra e si deve risalire un ripido pendio del ghiacciaio, dove sono presenti alcuni crepacci (attenzione!) puntando al colletto tra l’anticima e la nostra vetta. Risalito direttamente il pendio oppure con alcune diagonali si raggiunge tale colletto, dove seguendo l’itinerario precedente si raggiunge la cima.
Per la variante o itinerario B, calcolare circa 15-20 minuti in più rispetto al precedente.
In discesa è possibile seguire indifferentemente entrambi gli itinerari descritti, se la cresta rocciosa è pulita si può risalire all’anticima e poi scendere per la facile cresta di roccette e neve verso il pianoro di quota 3150 m. e da qui per la traccia fatta in salita si raggiunge la morena sottostante il ghiacciaio e da qui a Pont per lo stesso itinerario percorso durante la salita.
- Cartografia:
- foglio 102 IGC